La campionessa di scacchi iraniana Sara Khadim al-Sharia ha preso parte al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo obbligatorio. Lo ha riportato Iran International che ha pubblicato una foto della giovane alla scacchiera senza il velo.
Iran, la campionessa di scacchi si presenta senza velo al mondiale in Kazakistan
Nonostante le pressioni e la repressione violenta del governo di Teheran personaggi dello sport e dell’arte continuano a protestare contro l’hijab. Una delle prime atlete iraniane ad apparire in una competizione senza il velo è stata Elnaz Rekabi durante l’arrampicata su roccia nelle competizioni in Corea del Sud. Ora è la volta di Sara Khadim al-Sharia, prima giocatrice di scacchi iraniana che, oltre a guadagnarsi il grado di gran maestra femminile, è riuscita anche a vincere il titolo di maestra internazionale di scacchi all’84mo Congresso mondiale di scacchi all’età di 18 anni.
Il post della Federazione Internazionale di Scacchi
La Federazione internazionale di scacchi FIDE ha pubblicato le foto dei giocatori del torneo, inclusa una foto di Khadem che guarda la scacchiera con i capelli sciolti. Un segno di protesta vero è proprio a favore delle rivolte popolari contro il regime iraniano. Non è la prima volta che la coraggiosa Sara sfida apertamente il potere degli ayatollah. Qualche tempo fa, la 25enne era stata punita con il divieto di ingresso nel Paese solo perché la mamma aveva pubblicamente appoggiato la decisione della figlia di non indossare il velo in un’altra competizione internazionale.
Top story: @arminarefi: ‘ÉNORME. C’est sans voile obligatoire pour toute sportive représentant l’#Iran à l’étranger que Sara Khadem al Sharieh, championne iranienne d’échecs, s’est présentée ce lundi 26 décembre aux cha… pic.twitter.com/LU2dg3L72m, see more https://t.co/NZTEQIzbDK
— Jacques Morissette (@jamaislu) December 27, 2022
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato per mercoledì alle 12 l’ambasciatore designato iraniano. L’ambasciatore non ha ancora presentato le credenziali al Quirinale, ma la gravità della situazione in Iran ha indotto il governo a fare questo passo, viene riferito dalla Farnesina.