Altissima tensione in Iran dove questa mattina un centinaio di persone si sono riunite davanti alla sede diplomatica ed hanno bruciato una bandiera.
Iran, continuano le proteste
Altissima tensione a Teheran all’indomani delle proteste anti-regime durante le quali è stato brevemente fermato anche l’ambasciatore britannico, Rob Macaire, accusato di istigazione alle proteste. Macaire ha negato di essersi unito alle proteste, ma stamane oltre un centinaio di persone, evidentemente fedeli al regime, si sono radunate davanti alla sede diplomatica ed hanno bruciato una bandiera britannica. Sempre a Teheran oggi pomeriggio sono state dispiegate unità anti-sommossa equipaggiate con cannoni ad acqua vicino a tre università nel centro della capitale, dove ieri sono iniziate le proteste contro le autorità, sull’onda del disastro dell’aereo ucraino abbattuto per errore da un missile iraniano.
Il Foreign Office vuole “spiegazioni complete” dall’Iran “sull’arresto” temporaneo denunciato ieri dell’ambasciatore britannico a Teheran, Rob Macaire. Lo riporta la Bbc, preannunciando di fatto una prossima contro-convocazione dell’ambasciatore iraniano a Londra. Secondo il ministro degli Esteri Dominic Raab, “l’Iran è a un crocevia: può continuare nel cammino verso uno status da paria, con l’isolamento politico ed economico che ciò comporta, o fare passi per allentare le tensioni e impegnarsi nel dialogo diplomatico”. Teheran nega di aver arrestato Mccaire, sostenendo che il suo fermo è durato 15 minuti, ossia il tempo di controllarne i documenti e verificarne lo status di diplomatico.
Appello del presidente americano Donald Trump. “Ai leader dell’Iran: non uccidete i manifestanti. Ne avete già uccisi o imprigionati migliaia e il mondo sta guardando. Cosa più importante, gli Usa stanno guardando. Ripristinate internet e lasciate che i reporter girino liberamente! Basta uccidere il vostro grande popolo iraniano!” twitta Trump.