Isole Marshall più radioattive di Chernobyl a causa dei test nucleari degli americani. Questo è quanto emerge dalle analisi svolte da un Team di ricerca del Centro per gli Studi Nucleari della Columbia University di New York su una una quarantina di campioni prelevati da 11 siti dell’isole del Pacifico.
Isole Marshall: la concentrazione di plutonio supera Chernobyl e Fukushima
Le concentrazioni di Plutonio, registrate sulle spiagge delle splendide Isole dell’Oceano Pacifico, superano persino di mille volte quelle rilevate a Chernobyl e Fukushima. La ragione di tale contaminazione risiede nei 67 test atomici condotti sugli atolli tra il 1946 e il 1958 dagli Stati Uniti d’America.
A dimostrare la pericolosa radioattività di questo ormai ex paradiso terrestre è stato un team di ricerca americano composto da studiosi del Centro per gli Studi Nucleari della Columbia University di New York.
La ricerca ha dato un esito preoccupante
Gli scienziati, coordinati dal professor Malvin A. Ruderman, docente presso il Dipartimento di Fisica della Columbia University, hanno effettuato rilevazioni dei contaminanti radioattivi in una quarantina di campioni prelevati da siti di 11 isole differenti.
Fra gli elementi rilevati vi sono due isotopi del Plutonio, l’Americio-241 e il Cesio-137, tutti quanti individuati anche nelle aree limitrofe della centrale nucleare ucraina “V.I. Lenin”, sita nell’area limitrofa alle città di Pryp’jat‘ e Chernobyl.
Dalle analisi è emerso che le isole più contaminate delle Marshall sono Bikini, Runit, Enjebi e Naen, che registrano livelli di radioattività superiori a quelli di Chernobyl.
La più contaminata di tutte è proprio la più famosa, Bikini, dove la radioattività legata al plutonio risulta essere ben mille volte superiore a quella registrata a Fukushima (dove nel 2011 si ebbe un altro incidente nucleare a causa di un devastante terremoto) e a Chernobyl stessa.
Infatti sull’isola di Bikini fu fatta esplodere una potentissima bomba all’idrogeno e nei pressi furono fatte affondare numerose navi contaminate.
Isole Marshall: l’interessamento della comunità scientifica
La radioattività delle Isole Marshall ha recentemente richiamato l’attenzione della comunità scientifica a causa di crepe e perdite rilevate nel Runit Dome, o Cactus Dome, la gigantesca cupola di cemento, spessa 45 centimetri che si estende per novemila metri quadrati, costruita dall’esercito americano negli anni ’70 per “seppellire” nel terreno i detriti contaminati dal fallout nucleare.
Le recenti analisi della Columbia University hanno dimostrato ancora di più che gli agenti inquinanti si stanno riversando nell’ambiente. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati in due studi sulla rivista scientifica PNAS.