Israele lancia operazione militare contro la Jihad Islamica: sono almeno sette i morti registrati, tra cui anche una bambina di 5 anni e due vertici del gruppo terroristico palestinese che adesso promette ritorsioni. Il premier di Tel Aviv: “Agito contro una minaccia concreta”. L’operazione è legata all’arresto, avvenuto pochi giorni fa, del leader della Jihad Islamica palestinese, Bassen a-Saadi.
Israele contro la Jihad Islamica: almeno 7 morti
La cattura di Bassen a-Saadi, leader della Islamica palestinese, ha scatenato l’ira tra Israele e le organizzazioni terroristiche locali. Lo Stato Ebraico ha annunciato una nuova operazione militare a Gaza, a otto anni dal Margine di Protezione contro Hamas che causò oltre 2.200 morti.
Alle dichiarazioni dei vertici dell’organizzazione, sembra ormai inevitabile la nuova operazione di violenza: “Il nemico ha lanciato una guerra contro il nostro popolo. Noi tutti dobbiamo difenderci. Non consentiremo al nemico di continuare i suoi sistematici tentativi di colpire la resistenza armata. Non ci sono linee rosse in questa guerra e Tel Aviv finirà sotto i colpi della resistenza, nelle prossime ore lo dimostreremo”, ha detto il segretario generale della Jihad Islamica, Ziad Al-Nakhala.
Il raid
I militari israeliani fanno sapere che hanno colpito un appartamento a Bourj Falastin. Secondo quanto dichiarato all’interno si nascondeva una safe house dell’organizzazione terroristica. Colpito anche un obiettivo a Khan Yunes e Beit Kahya.
Non si conoscono i danni alle cose ma si contano per ora 7 vittime, tra cui una bambina di 5 anni e due vertici del gruppo terroristico palestinese e 40 feriti. Si parla anche di altri miliziani feriti a Khan Yunes. Secondo Israele, il numero delle vittime sarebbe ben più alto, con 10-20 terroristi palestinesi uccisi.