Cronaca

Istat: +481mila occupati nel 2023, disoccupazione giù al 7,7%

Incidente lavoro Roma operaio morto
Incidente lavoro Roma operaio morto

Nella media del 2023 prosegue la crescita, già registrata nei due anni precedenti, del numero di occupati con un aumento di 481 mila unità (+2,1% in un anno). Lo rileva l’Istat sottolineando che gli occupati in media d’anno sono 23 milioni 580 mila. Il tasso di occupazione di 15-64 anni sale al 61,5% (+1,3 punti percentuali) mentre il tasso di disoccupazione cala al 7,7% (-0,4 punti). I disoccupati calano sotto quota due milioni, a 1 milione 947mila (-81mila unità).

Istat, cresce il numero degli occupati in Italia

A livello territoriale, il Mezzogiorno nel 2023 mostra l’aumento più consistente del tasso di occupazione (+1,6 punti sul 2022, arriva al 48,2%) rispetto al Nord (+1,3 punti al 69,4%) ma il divario con il Nord resta elevato con oltre 21 punti. Lo rileva l’Istat sottolineando che il Centro segna un aumento del tasso di occupazione di 1,1 punti raggiungendo il 65,9%.

Il tasso di occupazione totale nella media del 2023 è al 61,5%. Il tasso di occupazione nel Nord, scrive l’Istat, (69,4%) è di 21 punti superiore a quello del Mezzogiorno (48,2%) e il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali (14,0%) è circa tre volte quello del Nord (4,6%).

Crescono i posti di lavoro fissi, +493mila

La crescita dell’occupazione nel 2023 interessa soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato, con 491 mila unità in più (+3,3%) e gli indipendenti (+62 mila, +1,3%). Risultano invece in calo i dipendenti a termine, con 73 mila unità in meno (-2,4%). Lo rileva l’Istat.

Nel quarto trimestre 2023, gli occupati aumentano in termini congiunturali di 144 mila unità a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+145 mila, +0,9%) e della sostanziale stabilità dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Su base annua nel quarto trimestre l’aumento dell’occupazione ha coinvolto i dipendenti a tempo indeterminato (+509mila, +3,3%) e gli indipendenti (+65mila, +1,3%), ma non i dipendenti a termine che diminuiscono (-40mila, -1,4%).

Istat