Cronaca

Italia-Austria, inginocchiarsi o no? Ecco cosa faranno gli azzurri | LA DECISIONE

calciatori dell’Italia si inginocchiano contro l’Austria? È arrivata nelle scorse ore la decisione dei giocatori azzurri che alle 21 di domani, sabato 26 giugno, affronteranno l’Austria allo stadio Wembley di Londra per gli ottavi di finale di Euro 2020. Al momento si va verso una decisione univoca: gli azzurri dovrebbero restare tutti in piedi.

Italia-Austria, i calciatori azzurri si inginocchiano? La decisione

Sicuramente non accadrà quanto visto prima della partita di domenica scorsa contro il Galles, quando solo 5 calciatori si sono inginocchiati mentre altri 6 sono rimasti in piedi, contrariamente agli avversati, tutti in ginocchio in segno di appoggio al movimento Black Lives Matter.

Come evidenziato dal Corriere della Sera, nessuna richiesta è stata presentata all’Uefa e ora non c’è più tempo per cambiare. D’altronde Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della Nazionale italiana ha dichiarato pochi giorni fa “Non inginocchiarsi non significa non combattere il razzismo”.

Il gesto e il movimento Black Lives Matter: cosa significa e perché viene fatto

Da tempo i calciatori prima delle partite si inginocchiano. È il richiamo simbolico, ma carico di significato emotivo e umano, al Black Live Matter: il movimento, tornato alla ribalta anche per l’omicidio di George Floyd (commesso da un agente della polizia di Minneapolis), è impegnato nella lotta contro il razzismo, in particolare quello perpetuato nei confronti delle persone nere, vittime delle violenze perpetrate dalle forze dell’ordine negli Stati Uniti.

Cos’è Black Lives Matter e cosa significa

Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano“) è un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere.

Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia, nonché contro questioni più estese come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.

Ci sono state molte reazioni al movimento Black Lives Matter. La percezione della Black Lives Matter da parte della popolazione statunitense varia considerevolmente a seconda dell’etnia di appartenenza. La frase “All Lives Matter” (“tutte le vite contano“) è nata come risposta al movimento Black Lives Matter, ma è stata criticata per aver respinto o frainteso il messaggio di “Black Lives Matter”. In seguito alla sparatoria di due agenti di polizia a Ferguson, alcuni sostenitori della polizia hanno creato l’hashtag #BlueLivesMatter. Infine, alcuni attivisti per i diritti civili non sono d’accordo con le tattiche usate da Black Lives Matter.

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