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L’esperto: “Termosifoni a 19 gradi? Nessun dramma, aiuta a dimagrire”

Due settimane in meno di riscaldamento in Italia: il prossimo governo potrebbe essere costretto a razionare il gas, andando così ad attuare una politica di contenimento dei consumi e di risparmio energetico, partendo dallo slittamento dell’accensione dei termosifoni e anticipandone lo spegnimenti come riportato dal Corriere della Sera.

Gas, in Italia due settimane in meno di riscaldamento

Una stretta che riguarderebbe non solo gli uffici, ma anche le abitazioni private. La misura è sul tavolo del governo, insieme ad altri interventi che diventeranno necessari per contenere la spesa energetica, ostaggio di due variabili: Mosca, con la sua scelta o meno di tagliare l’export del metano verso l’Europa, e il clima. Un inverno mite rispetto a un inverno rigido potrà infatti fare un’enorme differenza, una differenza di milioni di metri cubi di gas al giorno.

Dunque, si ragiona su un differenziato dei riscaldamenti centralizzati e compreso tra il 15 ottobre, per le regioni più a Nord, e il primo dicembre, per quelle più meridionali. Stessa cosa vale per lo spegnimento anticipato di almeno 7 giorni rispetto al calendario consueto che prevede lo stop al sistema di riscaldamento tra il 15 marzo e il 15 aprile, a seconda della zona climatica.

Un grado in meno in case e uffici

Ma non solo: si potrebbe decidere anche di modificare le regole relative alle temperature da impostare sui termostati. Allo stato attuale, la legge prevede un tetto massimo di 20 gradi (con due gradi di tolleranza), che andrà a scendere almeno di un grado, ovvero a 19. Inoltre, dovremo anche tenerli accesi un’ora in meno al giorno.

Le temperature basse ci aiutano a dimagrire

Alfredo Pontecorvi, professore ordinario di endocrinologia alla Cattolica del Sacro Cuore e primario al Policlinico Gemelli, è intervenuto sull’argomento: “La temperatura ideale per il nostro benessere è di 19 gradi, quindi non è un dramma e ci farà perdere qualche chilo di troppo”, ha spiegato l’esperto in un intervista al Messaggero. Il nostro corpo, già definito macchina perfetta, ci penserebbe da sé ad auto-regolarsi per ‘scaldarsi.

Il nostro alleato si chiama tessuto adiposo bruno, una specie di termosifone interno che brucia calorie per riscaldarci e mantenere la temperatura corporea a 37 gradi. Il tessuto adiposo bruno insieme a quello bianco, quello cioè contro cui combatte la maggior parte di noi, fanno parte del cosiddetto organo adiposo, un organo capace di produrre ormoni. I due tessuti possono convertirsi l’uno nell’altro. Abbassare di qualche grado i riscaldamenti dunque, stimola la trans-differenziazione bianco-bruno, attiva il tessuto adiposo bruno, brucia i grassi e ci fa dimagrire riducendo anche il rischio di sviluppare alcune malattie correlate a obesità e sovrappeso. Uno stile di vita raffreddato di qualche grado ci aiuterà a vivere meglio”, ha spiegato Pontecorvi.

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