Italia campione d’Europa, nel pomeriggio di oggi, 12 luglio, i giocatori sono arrivati al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella. La squadra dell’Italia in seguito farà tappa dal premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. La Nazionale è atterrata a Fiumicino poco dopo le 6 di questa mattina e ha riposato in albergo a Roma. Gli Azzurri sono tornati a vincere la competizione continentale dopo il successo contro la Jugoslavia nel 1968.
Italia campione d’Europa, oggi al Quirinale da Mattarella
Giornata di celebrazioni e festa a Roma per gli Azzurri campioni d’Europa. La Nazionale che ha sconfitto l’Inghilterra a Wembley nell’atto finale di Euro 2020, tornando a vincere la competizione continentale 53 anni dopo il successo del 1968, è stata ricevuta al Quirinale dal presidente Mattarella, presente ieri in tribuna a Londra.
La squadra è rientrata nella capitale stamattina e ha riposato qualche ora in albergo prima degli incontri previsti per il pomeriggio: dopo la tappa al Colle, incontro a Palazzo Chigi con il premier Draghi.
Mancini al Quirinale: “Un onore essere qui”
Gravina: “Questa Nazionale è l’Italia che ha grande voglia di ripresa”
“Questa nazionale è l’Italia: ha interpretato al meglio il suo sentimento di unità, con un grande potenziale di coesione, da Paese ferito ma con una grande voglia di ripresa”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, intervenendo al Quirinale durante l’incontro della Nazionale campione d’Europa col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La nazionale è una grande bellezza, non solo nel gioco, ma nei valori – ha aggiunto Gravina -. E’ il punto di partenza per le riforme del nostro mondo, ma anche per il Paese”.
Chiellini a Mattarella: “Ci siamo sentiti fratelli d’Italia”
“Vittoria dedicata a Davide Astori”
“Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide Astori, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi”. Ha continuato Chiellini, parlando del calciatore della Fiorentina morto nel 2018. “Questa vittoria è per lei, che è stato il nostro primo tifoso – ha aggiunto Chiellini rivolgendosi a Mattarella – e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli”.
Mattarella agli Azzurri: “Avete meritato al di là dei rigori”
“Questo non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti. Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perchè avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Siete stati accompagnati e circondati dall’affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini. Arrivare alla finale di Wimbledon ma la rimonta del primo set equivale a una vittoria”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nella cerimonia al Quirinale con la squadra azzurra e col tennista.
“Seconda parata Donnarumma ha reso felici milioni di tifosi”
“La seconda parata di Donnarumma ha reso felici milioni di tifosi in tutto il mondo“. Ha continuato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringraziando il portiere “migliore giocatore degli europei” e ricordando le prodezze dell’estremo difensore durante i calci di rigore contro l’Inghilterra.
“Gioco magnifico e unità, grazie a Mancini”
“Negli Europei avete reso onore allo sport per diversi motivi, avete vinto esprimendo un magnifico gioco che ha fatto divertire tutti. Avete reso onore allo sport, avete manifestato il legame comune che vi ha unito e armonia di squadra e questo è di straordinario valore. Un ringraziamento a Roberto Mancini: la fiducia che ha sempre manifestato, la rivoluzione nell’impostazione del gioco, l’accurata preparazione di ogni partita. Grazie, grazie davvero Mancini”, ha detto ancora il presidente.
Mattarella ringrazia Vialli e ricorda Astori
Berrettini: “Un sogno essere qui, spero di tornare al Quirinale con un trofeo”
“Ho tifato dal primo minuto per gli Azzurri, per me un sogno essere qui e aver partecipato alla finale di Wimbledon. Spero di poter tornare con un trofeo più importante e rendere tutti orgogliosi”: così Matteo Berrettini nel suo intervento al Quirinale