In Italia, i casi di Covid-19 stanno aumentando a causa della sottovariante KP.3, derivata dalla mutazione JN.1. Nonostante il numero crescente di contagi, l’impatto sugli ospedali rimane limitato grazie alla diffusione dei vaccini. È consigliato mantenere precauzioni come l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani per contenere la trasmissione.
Sottovariante KP.3: crescita dei contagi da Covid-19 in Italia
L’Italia sta vivendo un aumento dei casi di Covid-19 nelle ultime settimane, secondo i dati più recenti del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità. Nel periodo dal 27 giugno al 3 luglio, sono stati registrati 3.855 nuovi casi, rispetto ai 2.505 della settimana precedente. Questo trend in crescita è principalmente attribuito alla sottovariante KP.3 della mutazione JN.1, attualmente predominante nel paese.
Il direttore della prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha confermato che la sottovariante KP.3 è tra le principali responsabili dell’aumento dei contagi. Fortunatamente, grazie alla diffusione dei vaccini e alla protezione conferita dalle precedenti infezioni, l’impatto sugli ospedali rimane stabile e limitato.
Durante la settimana considerata, nonostante il calo dei decessi da 21 a 18, il numero di tamponi è aumentato da 79.339 a 81.900, con un tasso di positività in crescita dal 3,2% al 4,7%. L’incidenza, sebbene in lieve aumento, si mantiene a livelli contenuti.
La variante KP.3 è nota per la sua maggiore contagiosità rispetto ad altre, ma non sembra causare forme più gravi della malattia. Secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, è fondamentale rimanere vigili e continuare con le misure precauzionali, soprattutto in vista dell’avvicinarsi dell’autunno, quando potrebbe verificarsi un ulteriore aumento dei casi.
Sintomi e precauzioni da seguire
I sintomi della sottovariante KP.3 sono simili a quelli delle varianti precedenti, includendo febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, occhi arrossati, dolori muscolari, malessere generale e possibili problemi gastrointestinali. È importante che chiunque sospetti di essere infetto faccia un tampone e contatti immediatamente un medico, soprattutto se si manifestano sintomi significativi come insufficienza respiratoria.
L’uso della mascherina rimane una delle precauzioni più efficaci contro la trasmissione del virus, soprattutto in situazioni di affollamento come durante le vacanze estive. È consigliato anche evitare luoghi troppo affollati, specialmente quando si ha a che fare con persone vulnerabili, e mantenere un’igiene delle mani rigorosa.
L’importanza della vaccinazione è enfatizzata, specialmente per le persone anziane e immunodepresse, che potrebbero necessitare di richiami vaccinali per mantenere elevati i livelli di protezione.