Jannik Sinner dove vive e perché ha deciso di lasciare l’Italia? Il tennista campione italiano dal 2020 ha spostato la sua residenza a Montecarlo: “È il posto migliore per allenarmi”.
Jannik Sinner, dove vive e perché ha lasciato l’Italia?
Il tennista, originario di San Candido a Bolzano, dal 2020 vive all’estero e precisamente a Montecarlo. Ed è proprio qui che ha scelto di mettere radici da 3 anni per motivi puramente professionali. “Ci sono tutti i giocatori più forti, i campi sono sempre a disposizione. È sicuramente il posto migliore per allenarmi e crescere”, ha raccontato di recente in un’intervista.
Il campione è sottoposto al regime erariale del Principato e l’aumento esponenziale della popolarità in virtù dei successi ottenuti in questi mesi ha rinfocolato la polemica sul ‘campione italiano che non paga le tasse in Italia’.
“Jannik ha forse violato qualche legge prendendo la residenza a Montecarlo? Non mi risulta – le parole di Pietrangeli -. La verità è che l’Italia è una nazione di invidiosi. Anche io ho la residenza a Montecarlo da decenni e posso assicurare che qui le tasse si pagano e sono pure alte. Poi, però, nessuno viene a farti i conti in tasca se hai la macchina di lusso o la barca”.
Chi è Sinner
Umile e riservato, il campione italiano non gradisce la luce dei riflettori anzi tende ad allontanarla. Vive con discrezione gli affetti familiari e il rapporto coi genitori. Anche per quanto riguarda la relazione con la fidanzata Maria, non si espone ai gossip.
La residenza a Montecarlo
Per ottenere la residenza, non è molto facile, si devono avere guadagni di un certo livello ed occorre affittare o acquistare un appartamento, aprire un conto in banca versando almeno 500mila euro, avere un reddito e un domicilio certi, sottoscrivere contratti di utenze e soggiornare per almeno 183 giorni all’anno nel Principato, esercitare una libera professione oppure lavorare come dipendente, avere la fedina penale immacolata e sostenere un colloquio con i funzionari dell’ufficio di sicurezza monegasco.
Di certo non è così per tutti. Se Sinner fosse stato americano i tempi della burocrazia per l’ottenimento del visto sarebbero stati più lunghi. Infatti è prevista una tassa di espatrio e continuare a corrispondere imposte sul reddito globale come se fosse cittadino statunitense finendo per essere sottoposto a un doppio regime fiscale. E ancora: un accordo sullo scambio di informazioni fiscali tra Monaco e la Francia fa sì che se fosse un cittadino francese residente nel Principato resterebbe soggetto all’imposta sul reddito del proprio Paese.