John Edgar Hoover, nato a Washington l’1 gennaio del 1895 e morto a Washington il 2 maggio del 1972, è stato un funzionario e politico statunitense. La sua immagine è strettamente legata all’FBI, uno dei più famosi servizi investigativi del mondo.
John Edgar Hoover, tutto quello che c’è da sapere sul celebre politico statunitense
Ha infatti lavorato per il Dipartimento della Giustizia per quasi mezzo secolo sotto otto presidenti statunitensi, da Calvin Coolidge a Richard Nixon. Dopo la sua morte, Nixon limitò la durata del mandato dei direttori dell’FBI a 10 anni.
La direzione dell’FBI
Quando il Presidente Calvin Coolidge lo mise, giovanissimo, a capo del BOI (dal 1935 FBI), c’erano 600 agenti in forza: al termine della sua gestione erano 6.000. L’accademia nazionale per l’addestramento degli agenti, l’immenso archivio per le impronte digitali e i laboratori scientifici sono creazioni di Hoover.
Ereditò un’organizzazione indebolita dalle politiche e dall’inettitudine dei raccomandati; Hoover fece piazza pulita di tutto, instaurò una disciplina ferrea, metodi rigidissimi di addestramento e di selezione e fece dell’FBI uno strumento di rara efficienza. Tuttavia alcuni lo ritengono fra i responsabili delle numerose violenze commesse dagli agenti nei confronti della comunità afroamericana, con un presunto accanimento particolare verso i membri di organizzazioni come le Black Panthers.
Combatté il gangsterismo, eliminando John Dillinger, detto “il pericolo pubblico numero uno”, e George R. Kelly, detto machine gun (“mitragliatrice”). Scoprì dopo quattro anni di indagini il rapitore e assassino del figlio del famoso aviatore statunitense Charles Lindbergh, Bruno Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex detenuto, che venne processato, riconosciuto colpevole (anche se non confessò mai il proprio crimine) e giustiziato.
In un paese con una criminalità così estesa e fenomeni di violenza così gravi come gli Stati Uniti, Hoover diventò per alcuni una specie di eroe nazionale. Verso la fine della sua carriera, tuttavia, venne accusato di violazione dei diritti civili per aver disposto indagini illecite (attraverso il controverso programma COINTELPRO), tese a identificare cittadini americani ritenuti per le loro idee politiche simpatizzanti con il comunismo durante il maccartismo. Tra questi ricordiamo il caso più famoso, Charlie Chaplin, ma anche Martin Luther King e molti altri.
Il programma COINTELPRO
Il programma COINTELPRO di Hoover permise agli agenti dell’FBI di mettere le mani su organizzazioni come le Pantere Nere, il Movimento per i diritti civili di Martin Luther King Jr., la Southern Christian Leadership Conference e il Ku Klux Klan, usando mezzi quali infiltrazioni, minacce legali e persino pura violenza.
La sua rete d’informatori gli permise di ottenere dati personali sulla vita di molte celebrità dell’epoca, incluso il Presidente degli Stati Uniti d’America. I dati riguardavano adulteri, orientamenti sessuali e politici, con particolare risalto alle eventuali simpatie comuniste degli indagati. Esistono archivi declassificati che mostrano come gli agenti dell’FBI informavano con regolarità Hoover dell’attività sessuale dei politici.
La morte
Hoover morì a seguito di un attacco cardiaco, durante il mandato Nixon, il 2 maggio 1972, all’età di 77 anni e dopo aver diretto l’FBI ininterrottamente per 48 anni (inclusi quelli al BOI). Gli vennero tributati funerali di Stato.