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Il 18 gennaio del 1955 nasce Kevin Costner: celebre attore statunitense

Attore,regista, musicista e produttore: nel corso della sua carriera Kevin Costner non si è certo risparmiato, passando da una disciplina all’altra e diventano così uno dei volti dello spettacolo più noti in tutto il mondo. Ma oltre alla sua immensa carriera, c’è tanto da scoprire su di lui, dalla sua movimentata vita privata alle passioni, scopriamole insieme.

18 gennaio 1955: nasce Kevin Costner, celebre attore statunitense

Nato a Lynwood il 18 gennaio del 1955, Kevin Costner è il figlio minore dell’elettricista Bill Costner e dell’attrice Sharon Tedrick: ha due fratelli, Dan e Mark Douglas (morto purtroppo il giorno dopo la nascita). Ha lontane origini tedesche, irlandesi e Cherokee (dalla parte del nonno).

In realtà viene chiamato da Lawrence Kasdan anche per “Il grande freddo”, ma il suo personaggio (quello di un suicida) viene tagliato al momento del montaggio. A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, Kevin Costner viene chiamato anche dai big di Hollywood: accade nel 1985, quando Steven Spielberg lo vuole per “Storie incredibili” (titolo originale: “Amazing stories”); nel 1987, quando recita per Brian De Palma in “The untouchables – Gli intoccabili”; e nel 1990, quando fa parte del cast di “Revenge, vendetta”, di Tony Scott.


Kevin Costner alla Andrews Air Force Base nel 2003.

Sempre nel 1990 arriva la sua prima esperienza come regista, che lo consacra a livello mondiale: Kevin Costner, infatti, dirige “Balla coi lupi”, vincitore del Premio Oscar come miglior film e per la migliore regia. Negli anni Novanta diventa attore ricercato e icona sexy: lo dimostrano, tra l’altro, “Robin Hood – Principe dei ladri” di Kevin Reynolds (per il quale, tuttavia, vince uno dei quattro Razzie Awards che suo malgrado riceverà in carriera) e “La guardia del corpo” di Mick Jackson (con Whitney Houston).

Gli anni Novanta e Duemila

Dopo aver recitato per Oliver Stone in “JFK – Un caso ancora aperto” nel 1991, e per Clint Eastwood in “Un mondo perfetto” nel 1993 (ed essersi separato dalla moglie Cindy nel 1994), l’interprete americano prende parte al costosissimo “Waterworld” (da lui anche prodotto), che – a dispetto della nomea di flop che acquisirà in seguitoriesce a ripagare interamente gli investimenti sostenuti.


Stella di Kevin Costner sulla Hollywood Walk of Fame.

Dopo una pellicola profonda come “Thirteen days”, di Roger DonaldsonKevin Costner negli anni Duemila si dedica alla commedia (“Vizi di famiglia”, di Rob Reiner) senza disdegnare il thriller (“Il segno della libellula – Dragonfly”). Torna anche alla regia con il western “Terra di confine – Open Range”, e nel frattempo si sposa con la sua nuova compagna (più giovane di diciannove anni) Christine Baumgartner, che gli darà due figli.

Nel Duemiladieci

Quindi si dedica anche alla musica (esibendosi tra l’altro al Teatro Brancaccio di Roma, e pubblicando nel 2010 un album, “Turn it on”, che in Germania entra addirittura nella classifica dei primi trenta dischi più venduti) e alla televisione: accade nel 2012, quando partecipa alla miniserie “Hatfields & McCoys”. Nel 2014 è testimonial pubblicitario per Bolton Group del Tonno Rio Mare.


Kevin Costner a New York per la celebrazione del film Il diritto di contare (2016).

In Italia, Kevin Costner è doppiato soprattutto da Michele Gammino (sua voce in “Vizi di famiglia”, “Balla coi lupi”, “Le parole che non ti ho detto”, “La guardia del corpo”) e Sergio di Stefano (che gli presta la voce in “Il segno della libellula – Dragonfly” e “The untouchables – Gli intoccabili”), ma anche – tra gli altri – da Sandro Acerbo (“Robin Hood – Principe dei ladri”) e Mauro Gravina (“Testament”).

Vita privata

Ultimo di tre figli dell’elettricista Bill Costner e dell’attrice Sharon Tedrick, ha due fratelli, Dan e Mark Douglas (morto il giorno dopo la nascita nel 1953).



Nel 1978 si sposa con una sua compagna di college, Cindy Silvache gli ha dato tre figli: Annie (1984), Lily (1986) e Joe (1988). Il suo debutto al cinema risale al 1982, in “Chasing dreams”, diretto da Sean Roche e Therese Conte; negli anni seguenti, l’attore ha modo di partecipare, tra l’altro, a uno spot della Apple Lisa, e – al cinema – a “Testament” (di Lynne Littman), “Silverado” (di Lawrence Reynolds) e “Il vincitore” (di John Badham).

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