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Kimia Yousofi, la velocista arriva ultima nei 100 metri alle Olimpiadi 2024 ma centra il suo obiettivo: sul pettorale la scritta ‘Eduzione’ e ‘I nostri diritti’ per le donne afghane

Kimia Yousofi, la velocista afghana che corre per dare voce alle donne oppresse dai talebani

Kimia Yousofi

Kimia Yousofi arriva ultima nei 100 metri alle Olimpiadi 2024 ma centra il suo obiettivo: sul petto aveva scritte le parole ‘Educazione’ e ‘I nostri diritti’ per le donne afghane oppresse dai talebani. Al traguardo ha sottolineato: “Mi sento responsabile di tutte le ragazze che nel mio Paese non possono parlare”.

Kimia Yousofi gareggia alle Olimpiadi 2024 per i diritti delle donne afghane

Non è salita sul podio insieme alle donne più veloci del mondo nei 100 metri ma ha raggiunto il suo obiettivo. L’atleta infatti correva per i diritti delle donne afghane oppresse dai talebani.  Sul retro del suo pettorale aveva scritte le parole “Educazione” e “I nostri diritti”. Il suo tempo in batteria è stato di 13″4, ma il suo messaggio è stato trasmesso dalle tv di tutto il mondo.

Al termine della gara, intervistata, ha detto: “Penso di sentirmi responsabile per le ragazze afghane perché non possono parlare”. “Non sono una persona politica, faccio solo ciò che ritengo che sia vero e giusto. Posso parlare con i media. Posso essere la voce delle ragazze afghane. Posso dire alle persone cosa vogliono: vogliono diritti fondamentali, istruzione e sport”.

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