Kledi Kadiu ha parlato sui social del dramma familiare che sta vivendo: suo figlio Gabriel ha una malattia, ma adesso hanno scoperto la causa. Nel precedente post pubblicato, il ballerino ha deciso di voler raccontare a tutti i suoi follower il calvario che stanno vivendo da tempo lui e sua moglie Charlotte Lazzari.
Il dramma di Kledi: il figlio ha una malattia, la causa
Gabriel è stato in terapia intensiva, inizialmente in isolamento, per oltre un mese e mezzo. Una volta uscito dall’ospedale è iniziato un lungo percorso di terapie, cure e ricadute. “Si sa da cosa è stata causata l’encefalite di Gabriel?”, ha chiesto un utente. La moglie di Kledi Kadiu ha fatto sapere: “Certo che si sa ma non ci sentiamo ancora pronti a condividere la nostra storia così personale. Arriverà un momento in cui lo farò con il solo ed unico scopo di utilizzare questo canale social per fare giusta informazione”.
L’annuncio della malattia del figlio
Il piccolo, che si chiama Gabriel, ha avuto però dei gravi problemi alla nascita. “A 13 giorni dal parto Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite”. Kledi ha definito la notizia della diagnosi, un processo infiammatorio del sistema nervoso che colpisce le meningi e l’encefalo, “l’inizio di un calvario che ci ha davvero messi a dura prova”. Il bambino è sopravvissuto e “dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto”.
Ha poi proseguito il ballerino: “Gabriel è tornato a casa dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami”. La coppia non si è, quindi, data per vinta e ha iniziato a lottare insieme al piccolo. “Abbiamo intrapreso un percorso di riabilitazione precoce. Non vogliamo nasconderci dietro alle parole fingendo che sia tutto semplice ma crediamo immensamente nella neuro plasticità, nella sconfinata forza di volontà del nostro piccolo guerriero, nella costanza e nell’amore come miglior stimolo all’apprendimento. Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di condividere la nostra storia”.