Cronaca

Sorpresi a fare sesso nel confessionale del convento: suore sotto shock

L'Aquila, coppietta nel confessionale del convento: suore sotto shock. È accaduto nella notte tra l'1 ed il 2 giugno

Emergono dettagli in merito alla vicenda della coppietta scoperta nel confessionale di un convento de L’Aquila. È accaduto nella notte tra l’1 ed il 2 giugno. Suor Rena Cordoba e suor Joan Ribo confidano al Mattino: “Non riusciamo più a riacquistare la nostra tranquillità. Siamo scosse, riviviamo l’immagine della coppia nuda e il ragazzo che alza le mani in segno di scusa”.

L’Aquila, coppietta nel confessionale del convento: suore sotto shock

Le due monache, di origine filippina, sono soprattutto scandalizzate dalla violazione della loro privacy, per di più in piena notte e in pieno centro storico. “Capiamo l’esigenza di divertirsi– dicono impaurite- ma tutto ha un limite nel rispettare la proprietà e nel non arrecare danno altrui”. 

Gemiti provenire dal confessionale in piena notte. E’ quanto hanno sentito le otto suore di clausura che vivono nel convento di San Basilio, nel pieno centro storico de L’Aquila. E, quando si sono recate a vedere cosa stesse succedendo, hanno visto due giovani fuggire nudi dalla chiesa. “E’ stata una notte da incubo e siamo ancora terrorizzate”, ha raccontato con la voce scossa da quanto vissuto suor Giovanna. A denunciare il raid notturno, avvenuto in concomitanza con la notte bianca, è stata Suor Margherita, la badessa.

La ricostruzione

Ma non solo la coppia scoperta a fare sesso dentro al confessionale. Le monache di clausura avevano già chiamato i carabinieri un paio di ore prima, intorno alle tre di notte, per segnalare la presenza di due giovani che dalla chiesa erano saliti nel piano in cui dormono le religiose, per poi scappare facendo cadere un bicchiere di birra a terra.

“La prima volta mi sono svegliata sentendo l’ascensore – ha detto suor Giovanna –, sono uscita dalla stanza in camicia da notte ed ho visto due ragazzi cercare di aprire la porta della consorella anziana. Non mi sono fatta vedere, con il cuore in gola sono rientrata in stanza, mi sono vestita e poi dopo aver fatto rumore con l’acqua nel bagno e bussando al buio, sono tornata nel corridoio. A quel punto, i giovani sono fuggiti facendo cadere un bicchiere di birra. Abbiamo chiamato i carabinieri che sono venuti per pochi minuti dicendoci, incredibilmente, che avevamo lasciato la porta della chiesa aperta”.

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