L’asteroide Apophis, noto per il suo nome inquietante e le dimensioni di circa 300 metri, ha catturato l’attenzione di scienziati e appassionati per le sue potenziali, sebbene improbabili, possibilità di collisione con la Terra. Le prossime date in cui si avvicinerà al nostro pianeta sono nel 2029, 2036 e 2069. Sebbene le probabilità di un impatto siano molto basse, l’attraversamento del gravitational keyhole potrebbe alterare la sua traiettoria, creando nuove incognite.
L’asteroide Apophis può sfiorare la Terra: lo studio
Un recente studio del fisico canadese Paul Wiegert ha introdotto un fattore che potrebbe aumentare significativamente il rischio di collisione. Secondo la ricerca, un impatto con un altro corpo celeste di almeno 3,5 metri potrebbe spostare la traiettoria di Apophis di 60 centimetri, abbastanza per aumentare le probabilità di impatto a una su un milione. Anche se questo scenario rimane improbabile, essendoci una probabilità di una su due miliardi che Apophis venga colpito da un altro corpo celeste, rappresenta una possibilità da non escludere del tutto.
Come fermare l’asteroide
Nel caso in cui l’asteroide Apophis minacciasse realmente la Terra, gli scienziati hanno già ipotizzato diverse soluzioni per deviarne la traiettoria. Una delle prime opzioni sarebbe quella di replicare la missione Dart del 2022, che ha dimostrato la possibilità di alterare l’orbita di un asteroide attraverso l’impatto di una sonda spaziale. Dart è riuscita a cambiare il percorso dell’asteroide Dimorphos, frammentandolo. Tuttavia, questa strategia richiederebbe un ampio margine di tempo e una preparazione accurata per risultare efficace.
Nel caso in cui il tempo a disposizione fosse limitato, una soluzione più drastica potrebbe essere quella di ricorrere a un’esplosione nucleare. Gli esperimenti condotti dai Sandia National Laboratories hanno simulato l’effetto di radiazioni intense su un asteroide, dimostrando che una potente esplosione potrebbe deviare anche corpi celesti più grandi di Apophis. Questa tecnica, che ricorda scenari da film come Armageddon, rappresenterebbe un’opzione estrema, ma estremamente complessa e rischiosa da attuare.