Un fornaio di 35 anni, originario del Bangladesh, è stato aggredito e insultato dal titolare della panetteria in cui lavora. L’uomo è stato bersaglio di insulti pesanti, come “Tu devi fare quello che dico io, perché io sono il padrone, tu sei uno schifo, sei un mangia cipolle e un maiale.”
Latina, fornaio aggredito dal titolare
I fatti sono avvenuti giovedì 18 ottobre in un forno di Latina. L’aggressione è scaturita dal rifiuto del dipendente di guidare il furgone del negozio, un compito che, secondo lui, non gli spettava. Questa risposta ha scatenato la furia del datore di lavoro, che prima lo ha ricoperto di insulti e poi gli ha sferrato un pugno in faccia.
Il fornaio è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato all’ospedale Goretti di Latina, dove i medici gli hanno dato una prognosi di quattro giorni. Dopo l’incidente, la vittima ha presentato denuncia, rivelando ulteriori dettagli sull’aggressione. Ha raccontato che, dopo il pugno, il suo datore di lavoro è stato fermato da alcune persone presenti ma ha continuato a minacciarlo, dicendo: “Io ti ammazzo e ti rovino la vita, io ho i soldi per fare una guerra.”
La condanna
Roberto Cecere, segretario generale della Cisl di Latina, ha commentato l’episodio, sottolineando l’importanza di prevenire tali atti di violenza nel contesto lavorativo. “Dopo la vicenda di Satnam Singh, è fondamentale vigilare affinché questi eventi non prendano piede nella comunità del lavoro. Ho parlato direttamente con il dipendente del forno, il quale mi ha raccontato delle numerose ore di lavoro dedicate al titolare fin dal 2015. La sua serietà è confermata dalla lunga permanenza in Italia e in questa attività; si tratta, con ogni probabilità, di un’inaccettabile esplosione di rabbia da parte dell’imprenditore. Difenderemo il lavoratore e lo assisteremo finché non avrà riconosciuti i suoi diritti.”