Nel prossimo decennio, nell’Unione europea potrebbe scomparire il 13% degli allevamenti di mucche da latte. Uno studio del Parlamento europeo avverte sui rischi per il settore. E punta il dito sui cambiamenti climatici.
Il latte sta finendo, entro il 2035 una mucca su 10 scomparirà
Nel prossimo decennio, nell‘Unione europea potrebbe scomparire il 13% degli allevamenti di mucche da latte. Con la produzione destinata a diminuire “dello 0,2% all’anno tra il 2023 e il 2035”. È quanto si legge nell’analisi “Il settore lattiero-caseario dell’Ue: caratteristiche principali, sfide e prospettive” condotta dal centro studi del Parlamento europeo.
Secondo lo studio, la principale causa della riduzione delle “mandrie da latte” va ricercata nei cambiamenti climatici. Innanzitutto, perché “le mucche possono soffrire di stress da calore” quando fa caldo a causa di una combinazione di alte temperature e umidità. Gli analisti dell’Europarlamento avvertono che “è probabile che questo diventi un problema sempre più comune, anche nelle regioni con climi generalmente temperati”. Lo stress da calore ha effetti negativi sulla produzione di latte e sulla percentuale di grasso del latte, nonché sulle prestazioni produttive delle mucche.
Inoltre le condizioni climatiche estreme possono portare all’insorgere di malattie. “Ad esempio, un clima molto secco o molto umido e le inondazioni possono aumentare il rischio di antrace, una malattia zoonotica contagiosa”, si legge sempre nell’analisi.
Ad oggi, “i margini di profitto degli allevatori sono ancora incerti, a causa del forte aumento dei costi dell’energia e dei fertilizzanti, unitamente alla diminuzione dei prezzi del latte crudo, al persistere di un’inflazione elevata e all’aumento dei tassi di interesse”. Più a lungo termine, invece, “si prevede che standard ambientali più severi causeranno una riduzione del 13% delle mandrie da latte dell’Ue entro il 2035. E nonostante l’aumento delle rese dovuto a una maggiore attenzione al benessere degli animali e alle politiche ambientali, si prevede che la produzione di latte diminuisca dello 0,2% all’anno tra il 2023 e il 2035“, conclude l’analisi.