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Banche, 10.480 assunzioni in arrivo. Quasi la metà da lauree Stem (ecco cosa sono)

In Italia le banche assumono giovani laureati, profili junior e anche figure con esperienza. Un rinnovamento che passa per la rivoluzione digitale iniziata lo scorso anno e accelerata dall’emergenza Covid che ha costretto in molti allo smart working. Non solo un ricambio generazionale, ma anche l’esigenza di avere profili differenti dai tradizionali, laureati in economia, in organico. 

Lavoro Italia, le banche assumono giovani laureati e non solo: le figure ricercate

Le banche cercano sempre più ingegneri, software developer, informatici, fisici. Del resto l’attività degli istituti di credito si è spostata online e per questo motivo è aumentata la necessità di sviluppare programmi informatici che prestano attenzione alla cyber security, che facilitano e rendano sicuro il lavoro in remoto, che semplificassero e rendessero più veloci le operazioni bancarie sulla rete.

Le banche hanno, dunque, programmato consistenti campagne di assunzioni. Intesa San Paolo, ha in programma 3.500 assunzioni, un piano finalizzato al ricambio generazionale e alla valorizzazione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo risultante dall’acquisizione di UBI Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5mila persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.

Cosa sono i laureati Stem e perché sono ricercati dalle banche

Per laureati Stem si intendono i laureati in discipline scientifiche STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Nel dettaglio, secondo il Miur, sono considerate lauree Stem (di primo e secondo livello):

 

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