Finito a processo, è stato condannato a sette anni. Avrebbe usato la scusa del “riposino pomeridiano” per approfittarsi delle vittime.
L’uomo che abusa della figlia e della nipotina a letto, dopo i pranzi di famiglia
I “riposini” pomeridiani, che seguivano i pranzi in famiglia, rappresentavano per lui un momento in cui si isolava con la nipote per abusare di lei, proprio come aveva fatto anni prima con la propria figlia. Un uomo di 43 anni originario di Lecce è stato condannato a sette anni di pena detentiva. La sentenza di colpevolezza è stata emessa dal collegio della prima sezione penale del tribunale di Lecce.
Le indagini hanno ricostruito che gli abusi sono avvenuti in diverse occasioni fino a luglio 2018 (al momento dei fatti, la nipote aveva 14 anni) e si sono verificati durante i riposini pomeridiani nello stesso letto, subito dopo i pranzi familiari. Due anni prima, anche la figlia, all’epoca anch’essa 14enne, era stata vittima delle medesime violenze mentre dormiva nel proprio letto. L’inchiesta è stata avviata grazie alla denuncia della figlia, alla quale è stato riconosciuto un risarcimento per i danni subiti.