Notizia dell’ultima ora: il Senato ha approvato la Legge sulla legittima difesa. Passa quindi la linea fortemente voluta dalla Lega e da Matteo Salvini.
L’approvazione sulla legittima difesa
L’approvazione della legge sulla legittima difesa, è passata con 201 voti favorevoli, solo 38 i voti contrari mentre sono stati 6 gli astenuti. Hanno votato a favore tutta la destra italiana, quindi la maggioranza Lega – M5s, oltre a Forza Italia e Fratelli d’Italia.
L’intervento del relatore Andrea Ostellari
Questo l’intervento di Ostellari in mattinata durante la discussione che ha portato all’approvazione della legge: «La difesa non è l’offesa, è il suo contrario: in pochi hanno compreso la differenza ontologica che sussiste tra difendere, difendersi e offendere. La difesa, salvo prova contraria, deve essere sempre considerata pienamente legittima. Allo Stato spetterà il compito di stabilire se l’esercizio della difesa non diventi una scusa per realizzare un’offesa immotivata».
Ostellari ha poi concluso: «Da domani il domicilio privato degli italiani non diventerà il far west».
A favore anche il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno
Il ministro Giulia Bongiorno, una delle maggiori sostenitrici: «Ci sarà un Paese con meno vittime che dovranno affrontare calvari giudiziari: si eviteranno ingiusti processi a chi si difende, e sì, sarà anche più sicuro. Chi entra nelle case per violentare, uccidere o rubare deve sapere che la vittima potrà respingere le aggressioni. Questa legge servirà anche da deterrente».
Ecco cosa prevede la legge sulla legittima difesa
Con l’approvazione sulla legittima difesa si allargheranno i criteri in cui un caso verrà ritenuto valido. Sarà sempre un giudice a decidere se una reazione sarà eccessiva o meno. In soldoni sarà sempre ritenuta legittima difesa la reazione a seguito di un’intrusione, non solo in casa propria, ma anche sul posto di lavoro.
Il principio della proporzionalità tra offesa e difesa non è del tutto eliminato. L’eccesso non sarà più punibile in caso di minaccia o aggressione. Modificato anche l’art. 624 bis del codice penale: si prevede che nei casi di condanna per furto in appartamento e furto con strappo, la sospensione condizionale della pena debba essere subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
In caso di furto ecco cosa accadrà
Inasprite le pene inoltre in caso di furto in casa, scippo o altre tipologie di rapine: in caso di violazione di domicilio si considera l’aggravante quando avviene con violenza su cose o persone e se il colpevole è armato. Per la violazione di domicilio si rischia da uno a quattro anni, per il furto in abitazione da due a sei anni.
Assoluzione dopo i relativi processi
In caso di assoluzione, proscioglimento e il cui procedimento sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa, viene introdotto il patrocino a spese dello Stato. In più priorità per i casi di omicidio colposo e lesioni colpose personali, sempre per i casi di legittima difesa domiciliare.