Lenti ICL: una svolta nella lotta contro la miopia. Efficaci anche per difetti visivi lievi, scopriamo come funziona l’impianto. Bastano circa 10 minuti di intervento per trasformare la vita dei pazienti, con risultati superiori rispetto alla chirurgia laser.
Lenti ICL, la svolta nella lotta contro la miopia
Correggere la miopia è diventato più semplice grazie all’impianto delle lenti ICL. Ciò che rende questa procedura particolarmente interessante è la sua applicabilità anche a pazienti con difetti visivi minori. “Contrariamente a quanto si credeva, ovvero che le lenti ICL fossero adatte solo per miopie o ipermetropie elevate, io utilizzo l’impianto di queste lenti fachiche anche per pazienti con miopie moderate”, afferma il dottor Angelo Appiotti, specialista attivo tra Milano e Verona. I risultati in termini di qualità visiva sono davvero sorprendenti, soprattutto se confrontati con quelli ottenuti tramite le tecniche più comuni, come le varie metodologie laser.
Non solo, poiché l’uso di questi impianti offre vantaggi a pazienti per i quali un intervento laser sarebbe sconsigliato o addirittura impossibile, ad esempio a causa di grave secchezza oculare o di condizioni come il cheratocono, che può influenzare anche le fasi iniziali.
Come funziona
“Nel caso specifico, si trattava di un paziente con 18 diottrie di miopia, per il quale non c’era alcuna possibilità di intervento con tecniche laser”, spiega l’esperto. “L’unica opzione per garantire un’ottima qualità visiva e una correzione adeguata era l’impianto di lenti ICL o lenti fachiche”. Grazie a questa procedura, il paziente ha potuto godere non solo di un recupero molto più rapido, ma anche di risultati straordinari, con “una qualità visiva nettamente superiore rispetto a quella delle lenti a contatto correttive che utilizzava in precedenza”.
I vantaggi
Un ulteriore vantaggio di questo impianto è sicuramente la sua reversibilità. Come spiega il dottor Appiotti: “Se la lente non risulta perfetta o si sposta a causa di un astigmatismo non completamente corretto, è sempre possibile riposizionarla, rimuoverla o sostituirla con un’altra”. Come già accennato, la qualità del risultato è senza dubbio l’aspetto più rilevante, con tassi di correzione visiva che si avvicinano al 100%. “Tuttavia, ci sono diversi fattori da considerare”, sottolinea l’esperto, “come l’età, le caratteristiche anatomiche dell’occhio, le condizioni generali, comprese quelle lacrimali, il difetto visivo, il diametro pupillare e le esigenze del paziente”. Tra coloro che possono trarre maggior beneficio da questo tipo di impianto ci sono gli sportivi con evidenti difetti visivi, i quali possono così evitare i rischi legati a un “eventuale indebolimento corneale causato da un intervento laser eccessivamente invasivo”.
L’intervento
L’intervento per l’impianto è molto veloce, richiedendo circa 5-10 minuti. Viene effettuato in anestesia topica mediante l’applicazione di un anestetico in gocce. Dopo aver ottenuto la dilatazione adeguata della pupilla, si procede con una micro-incisione di 2,5 millimetri. Successivamente, si riempie la camera anteriore con un viscoelastico per creare lo spazio necessario all’inserimento della lente ICL, che viene posizionata dietro l’iride e davanti al cristallino. In questo modo, una volta che l’iride si richiude, non sarà visibile alcun elemento all’interno dell’occhio del paziente. È importante sottolineare che i 5-10 minuti sono solo un’indicazione, poiché la priorità non è la velocità dell’intervento, ma la massima precisione delle manovre, eseguite nel rispetto della struttura anatomica dell’occhio del paziente.