Cronaca

La lettera shock di Pupo: “Io come Alessandro Impagnatiello”

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha scritto una lettera, inviata poi a Dagospia in cui parla dell’omicidio di Giulia Tramontano e si paragona all’assassino Alessandro Impagnatiello. Pupo parla di quanto sia difficile e stressante due rapporti sentimentali contemporaneamente. Il cantante infatti ha una moglie, Anna, e una compagna, Patricia e tutti e tre, con i rispettivi figli, vivono in una grande famiglia allargata.

La lettera shock di Pupo: “Io come Alessandro Impagnatiello”

Alessandro Impagnatiello ha ucciso a coltellate la sua compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. L’assassino oltre alla relazione con Giulia, aveva una relazione parallela con una sua collega. Anche l’altra donna era rimasta incinta di Impagnatiello, ma aveva abortito, mentre Giulia era prossima al parto.

Impagnatiello agli inquirenti ha spiegato di aver ucciso “senza un reale motivo”, per lo “stress” che stava vivendo a causa “non solo della gestione delle due ragazze” con cui aveva una relazione parallela, “ma anche per il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza, per esempio sul luogo di lavoro”.

La lettera di Pupo

“Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’ stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da 35 anni, ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno.

Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere.

C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più. Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che cazzo vuole dire?

Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni! Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi. A questi ‘poveracci’ sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa”.

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