La tragica morte di Liam Payne ha riacceso il ricordo delle sue passate battaglie contro la depressione, le dipendenze e i pensieri suicidi. Il cantante, ex membro degli One Direction, aveva aperto il suo cuore riguardo a questi temi in un’intervista del 2021, dove aveva parlato della sua lotta personale durante gli anni di fama. La sua morte improvvisa, avvenuta dopo una caduta dal terzo piano di un hotel, ha sollevato nuove domande sulle difficoltà che Payne aveva affrontato negli ultimi anni della sua vita.
Liam Payne: lotta contro depressione, dipendenze e pensieri suicidi
Nel 2021, durante il podcast Diary Of A CEO, Liam ha raccontato di come, durante gli anni con i One Direction, soffrisse in silenzio, nascondendo le sue difficoltà emotive. “Avevo paura di non riconoscere il momento in cui avrei toccato il fondo“, ha confessato. “Sono bravo a nascondere queste cose“. Il cantante ha anche rivelato che la pressione costante della fama lo portava a vivere in uno stato di rabbia e frustrazione, spesso soffocato dall’uso di pillole e alcool. “La mia faccia era stravolta dalle pillole e dall’alcol“, ha ammesso, aggiungendo di non piacersi in quel periodo. Durante i suoi anni di successo, Liam ha raccontato di aver passato molto tempo rinchiuso nelle stanze d’albergo, dove la tentazione del minibar era forte. “Pensavo ‘farò una festa per me stesso’, e così è andata avanti per molti anni“. Con l’arrivo della pandemia, oltre alla droga, l’abuso di alcol peggiorò la sua situazione, ma Liam capì che doveva cambiare direzione.
Nel 2021, Payne ha dichiarato di essere “sobrio da un mese” e di aver iniziato un percorso di recupero. Ha raccontato anche di essersi isolato per quasi 100 giorni, senza il telefono, trovando sollievo nella disconnessione dal mondo esterno. La riabilitazione, seppur difficile, gli ha dato un nuovo inizio. “La cosa più dura è stata riaccendere il telefono, ma la riabilitazione è stato un bel mondo in cui tornare“. Oggi, i fan ricordano con affetto un artista che ha combattuto contro i suoi demoni personali, sperando che il suo ricordo possa portare consapevolezza sui temi della salute mentale e delle dipendenze.
