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Durante il lockdown i femminicidi sono aumentati: lo evidenzia il report dell’Istat

Durante il lockdown sono aumentati i femminicidi. Sono 14 le donne decedute per morte violenta: lo evidenzia report dell'Istat

Durante il lockdown sono aumentati i femminicidi. Sono 14 le donne decedute per morte violenta: lo evidenzia report dell’Istat che presenta una analisi della mortalità, per causa e luogo del decesso, legata alla prima ondata della pandemia da Coronavirus.

Il fenomeno – si legge nel report – ha una specifica connotazione di genere: quelli che vedono come vittime le donne si consumano prevalentemente all’interno delle mura domestiche, mentre gli uomini sono più spesso vittime di autori sconosciuti.

Durante il lockdown i femminicidi sono aumentati: il report dell’Istat

Durante la prima ondata epidemica la minore circolazione stradale conseguente al lockdown nazionale ha avuto come effetto la forte riduzione dei decessi per incidenti di trasporto in tutte le fasce di età. In particolare, sotto i 65 anni si osservano 214 decessi in meno (dei quali 178 tra gli uomini) con una riduzione di circa il 60% rispetto alla media 2015-2019 si evidenzia nel report, secondo cui nel periodo si registra anche un calo dei suicidi, più marcatamente fino ai 64 anni di età, classe in cui tale causa di morte risulta più frequente: -19% tra gli uomini e -27% tra le donne, con una riduzione totale di 89 casi.


IL REPORT 


Omicidi e aggressioni si riducono in particolare prima dei 65 anni di età (-36% di decessi), ma con una differenza per genere. Se tra gli uomini, si ha una riduzione del 58% (da 29 a 12), tra le donne si registra un lieve aumento (da 12 a 14 decessi). Aumentano infine i decessi per cadute accidentali negli over65 di entrambi i sessi: +46% negli uomini e +34% nelle donne (+220 casi nel complesso).

Sono dunque ben 14 le donne decedute durante il lockdown. Il fenomeno degli omicidi – si legge nel report – ha una specifica connotazione di genere: quelli che vedono come vittime le donne si consumano prevalentemente all’interno delle mura domestiche, mentre gli uomini sono più spesso vittime di autori sconosciuti. L’obbligo di permanenza nelle abitazioni a marzo e aprile 2020 sembra avere prodotto un effetto negativo, anche se esiguo nei numeri, sul fenomeno a carico delle donne, diversamente da quel che è accaduto per quasi tutte le altre cause esterne.


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