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Zone rosse, la stretta con lockdown locali: 6 Regioni rischiano la zona arancione

Nuove zone rosse con lockdown locali. Quali sono le misure del Governo per arginare l’esplosione di una terza ondata Covid in Italia? Vediamo insieme tutti i dettagli e quali Regioni rischiano di passare in zona arancione dalla prossima settimana.

Lockdown locali, le misure. Da venerdì 6 regioni a rischio zona arancione

Per limitare gli effetti di una terza ondata del Covid il Governo sta lavorando per mettere a punto misure ad hoc. L’allarme è forte. In Lombardia quattro comuni sono tornati in zona rossa. In Campania, invece, è stata individuata una nuova variante del Coronavirus mai emersa prima in Italia.

Il timore degli esperti è che nel giro di qualche settimana la nuova variante diverrà dominante nel nostro Paese. Si studia ad una nuova stretta. Vediamo insieme cosa cambia, le zone rosse, i lockdown locali e quali Regioni rischiano di passare in zona arancione dalla prossima settimana.

Lockdown locali

In tutta Italia si moltiplicano le ordinanze di chiusura di città e paesi. Sotto osservazione ci sono intere province e la chiusura potrebbe scattare già nelle prossime ore. Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha incontrato a Perugia la governatrice Donatella Tesei.

La regione è in una situazione drammatica, segnata anche dalla carenza del personale sanitario, ma ha saputo fronteggiare la nuova ondata tanto che il “modello Umbria” dovrà essere seguito anche nel resto d’Italia con veri e propri lockdown locali.


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Scuole e negozi

Vuol dire che dovranno essere chiuse tutte le scuole, passando alla didattica a distanza. Ma dovranno tenere giù le serrande anche i negozi, ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole e tabaccai. Il regime sarà quello sperimentato nel marzo scorso quando i cittadini potevano uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza. La limitazione degli spostamenti serve infatti a contenere la circolazione del virus e dunque anche i locali pubblici dovranno fermare l’attività.

La zona arancione

Rischiano di passare in fascia arancione ben sei Regioni che la scorsa settimana avevano un Rt prossimo all’1. Oltre alla Lombardia e al Lazio ci sono l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche e il Piemonte. Si aggiungerebbero all’Abruzzo, la Basilicata, la Liguria, il Molise, l’Umbria e la provincia di Trento.

La terza ondata

Per questo si sta mettendo a punta la mappa delle varianti che possono provocare la «terza ondata», nel timore che sia più insidiosa delle precedenti perché generata da un virus “più veloce e letale”. Ieri l’Istituto Pascale e l’Università Federico II di Napoli hanno scoperto “una variante di cui al momento non si conoscono il potere di infezione, né altre sue caratteristiche.

Si chiama B.1.525, e finora ne sono stati individuati soltanto 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Mai finora in Italia». Il primo contagiato è un professionista appena rientrato dall’Africa e dopo aver sequenziato il virus gli scienziati si sono insospettiti «perché non presentava analogie con altri campioni provenienti dalla nostra regione”. Quanto basta per comprendere quale sia il pericolo e la necessità di tenere alta l’attenzione.

Dpcm in scadenza

Ecco perché già nel fine settimana, quando il governo Draghi avrà ottenuto la fiducia, si metterà a punto la strategia di intervento. Il 5 marzo scade il Dpcm in vigore, la prima decisione da prendere riguarderà lo strumento legislativo da utilizzare. Sarà il nuovo premier a scegliere se firmare un Dpcmo invece procedere con un decreto lasciando ai ministri e alla Protezione civile il potere d’ordinanza, sia pur condivisa con palazzo Chigi. In ogni caso appare difficile, se l’andamento della curva epidemiologica continuerà a essere in salita, che possano scattare le aperture di palestre e piscine, cinema e teatri, e che si possa consentire ai cittadini di andare al ristorante anche la sera.

Cosa si può fare in zona arancione?


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