Pierpaolo Sileri esclude la possibilità di un lockdown a Natale. Il viceministro della Salute – come riportato da Repubblica infatti ritiene “prematuro” ipotizzare una chiusura generalizzata nel periodo natalizio “con questi numeri”. Sileri ha spiegato: “Il primo dato che ogni giorno vado a controllare è quello dei pazienti in terapia intensiva e 539, censiti a ieri, è una cifra sotto controllo”.
Lockdown a Natale, il parere del viceministro Sileri
“Ho letto con attenzione quello che ha detto il professor Crisanti e la sua era un’ipotesi avanzata di fronte alla salita dei contagi, una salita incontrollata. Oggi non è così. I positivi continueranno a salire, questo è indubbio, ma sarà la gradualità o meno di questa ascesa a motivare gli interventi. Oggi mi sembra più probabile dare continuità a lockdown circoscritti, per aree. A Latina i positivi accertati sono saliti da una settimana all’altra del 155 per cento, e quindi si sono fatte restrizioni forti”.
“I contagi e, soprattutto, la pressione che ne deriva sul sistema sanitario regionale. Il lockdown sarà possibile laddove c’è una mediocre organizzazione sanitaria territoriale e i malati di Covid si riversano negli ospedali. Se in una regione il numero dei positivi mette in crisi Pronti soccorso e Rianimazioni, allora bisogna limitare la circolazione delle persone in quel territorio per alleggerire il sistema”.
La scuola
“Laddove c’è un controllo rigido, e a scuola c’è, i contagi sono bassi. Scuola, università, seggi elettorali, qui l’Italia ha funzionato e sta funzionando. Bisogna soltanto velocizzare l’introduzione dei test rapidi. È a casa, però, che non bisogna abbassare la guardia”.