Lorenzo Rovagnati morto in un incidente aereo a Noceto in provincia di Parma: si scatena l’odio social, apparsi infatti alcuni commenti shock. Alcuni, come ‘fabiozeta’, evidenziano che Rovagnati è morto «nel parco del castello di famiglia», quasi come se fosse una colpa. Altri, come ‘Graziano’, si abbandonano a un sarcasmo macabro scrivendo: «Ne facessero salamini». Lo riporta Il Mattino.
Lorenzo Rovagnati morto in incidente aereo a Parma, l’odio social
Lorenzo Rovagnati, deceduto in un incidente di elicottero a Noceto (Parma), era un imprenditore noto per la sua vita agiata, vivendo in un castello immerso in un parco e gestendo un’azienda di salumi. Questi aspetti della sua vita sembrano aver suscitato l’ira di molti utenti online, che non hanno esitato a esprimere il loro disprezzo sui social, talvolta mascherandolo con un’ironia pesante.
Alcuni, come ‘fabiozeta’, evidenziano che Rovagnati è morto «nel parco del castello di famiglia», quasi come se fosse una colpa. Altri, come ‘Graziano’, si abbandonano a un sarcasmo macabro scrivendo: «Ne facessero salamini». Infine, ‘Carolettaylor’ commenta: «Noi non moriremo mai così! Ucciso dal benessere».
Critiche sociali degli animalisti nei confronti di Lorenzo Rovagnati
Alcuni animalisti convinti collegano la morte di Rovagnati alla sorte dei maiali impiegati nelle attività della sua azienda: «Hai sterminato milioni di animali per tutta la vita e hai tratto profitto dalla loro sofferenza», afferma ‘EmiRev’, aggiungendo: «prima o poi il karma si fa sentire». Un altro commento, firmato ‘mamox’, esprime incredulità: «Viveva in un castello e si spostava in elicottero, ma era umile e buono. E io chi sono, il presidente dei santi?». È importante notare che, sebbene i messaggi sarcastici o di odio siano presenti, rappresentano una minoranza rispetto a coloro che esprimono solidarietà alla famiglia Rovagnati e condividono il loro dolore per la tragedia.
La solidarietà verso la famiglia Rovagnati
Numerosi sono coloro che evidenziano le doti imprenditoriali e umane della famiglia Rovagnati, nonché l’importante contributo dell’azienda nell’offrire lavoro a centinaia di famiglie. Molti si scagliano contro gli haters, come fa ad esempio l’utente di X ‘TizianaBtz’, che li definisce «soggetti frustrati, consumati dall’invidia, che traggono piacere dalla sofferenza altrui». Infine, c’è chi, come ‘Selvatica’, riassume in modo incisivo i numerosi messaggi di indignazione per l’odio sui social rivolto alla famiglia Rovagnati: «Non siamo certo un popolo di Santi, navigatori e poeti. Siamo un popolo di invidiosi…».