“Intendo esprimere il mio dolore attraverso l’impegno per la famiglia di Luana e il suo piccolo, impegno che voglio tradurre in atti concreti da subito, in ogni contesto e sede. Non mi sottrarrò ai mie doveri, né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma“ queste le parole di Luana Coppini, la titolare dell’azienda di Montemurlo, in provincia di Prato, dove è morta l’operaia 22enne Luana D’Orazio. La donna ha ricordato che, a quelle macchine, lavorano lei stessa, il marito e i figlio, e che la sua è “la solidarietà di una compagna di lavoro”.
Luana D’Orazio, parla la titolare della fabbrica: “M’impegnerò per suo figlio”
Non aveva ancora compiuto 23 anni Luana D’Orazio, l’operaia morta incastrata in un macchinario in un’azienda a Montemurlo, provincia di Prato. Luana è morta lunedì mattina poco prima delle 10 inghiottita da una macchina tessile. Una fine orribile, davanti ai colleghi di lavoro, un’ennesima martire del lavoro due giorni dopo la Festa dei Lavoratori e il grande concerto del Primo Maggio.
Solidarietà anche di una compagna di lavoro
Luana Coppini, la titolare dell’azienda di Montemurlo, in provincia di Prato, dove è morta Luana, ha espresso la sua solidarietà nei confronti della collega, e ha promesso i massimo impegno per comprendere le ragioni di quanto accaduto alla 22enne “Il dramma che stiamo vivendo ci colpisce profondamente – ha detto – e di fronte a tutto questo è difficile trovare le parole, ma voglio far sapere che intendo esprimere il mio dolore attraverso l’impegno per la famiglia di Luana ed il suo piccolo. Impegno che voglio tradurre in atti concreti da subito in ogni contesto e sede”.
Titolare indagata