Luca Argentero confessa dopo 20 anni la verità sul provino del GF. Il trampolino di lancio dell’attore fu il Grande Fratello che lo fece conoscere a milioni di persone. Lui ha saputo far rendere al massimo quell’esperienza, creandosi una carriera stellare a suon di ciak. Andiamo a scoprire nel dettaglio la sua rivelazione sul programma.
Luca Argentero confessa dopo 20 anni la verità sul provino del GF
Intervistato dal Corriere della Sera, Luca Argentero ha rivelato diversi aneddoti curiosi relativi alla sua ascesa, come quello relativo alla coda saltata per i casting del Grande Fratello. Tutto merito della sua famosa cugina Alessia Ventura: “Lei, che già lavorava a Mediaset, mi procurò il numero giusto. Non ho fatto la fila in strada tra cinquemila concorrenti, ma i provini sì”.
Dopo il GF ecco le prime esperienze di recitazione. Argentero però ebbe comunque una chance a Carabinieri, fiction di grande successo. Come lui stesso ha rivelato, all’epoca non sapeva recitare, ma fu comunque arruolato: “Era la verità. Mi scelsero perché in quel momento, dopo il GF, ero molto popolare. Mi rivedo com’ero allora, un ragazzo inesperto, che faceva fatica a parlare, con la voce strozzata dall’insicurezza”.
Sul set con Julia Roberts e la consacrazione con Ferzan Özpetek
Luca si è messo a studiare parecchio, migliorandosi. Non tardarono ad arrivare altri lavori. Così eccolo sul set con Julia Roberts in Mangia, prega, ama: “Lì ho capito come si riconosce una grande star: non dai milioni di dollari del cachet, ma dalla luce magica che le si accendeva negli occhi appena gridavano: “Ciak, azione””.
La consacrazione arrivò quando venne diretto da Ferzan Özpetek in Saturno Contro. Argentero non era più il ragazzo baciato dalla fortuna del Grande Fratello. Era diventato un attore a tutti gli effetti, in grado di partecipare a progetti importanti:
“Per me Ferzan è stato davvero un santo, perché mi ha permesso di essere a mio agio in mezzo a un cast strepitoso. Avere lavorato con lui è una certificazione di qualità. Di Saturno contro ho un ricordo quasi mitologico. Ero inesperto, puro, entusiasta, con quel cast eccezionale ho brillato di luce riflessa. La mia unica preoccupazione era di non fare troppe cavolate”.