I video delle telecamere di sorveglianza del negozio di tatuaggi che si trova nei pressi del pub dove è stato ucciso Luca Sacchi mostrano una verità diversa da quella raccontata dalla fidanzata della vittima, Anastasiya Kylemnyk. Le immagini, infatti, non mostrano nessuna aggressione
Nessuna aggressione alla fidanzata di Luca Sacchi
Le immagini ,mostrano, alle 22.50, la Smart dei due pusher che supera il pub John Cabot, svolta a sinistra e fa il giro dell’isolato. Alle 22.59 riappare e si ferma in doppia fila. Poi lo sparo.
L’aggressione
In base all’analisi della immagini, mancherebbe il tempo materiale per un’aggressione e, inoltre, sul corpo della giovane, non sono state riscontrate ferite o segni di alcun genere.
Lo sparo
I video mostrano il momento in cui Luca viene ucciso, con un colpo alla nuca, mentre due giovani bevevano birra di fronte alla vetrina. Dopo lo sparo, uno dei due si avvicina alla vittima, accasciata al suolo, e ad Anastasiya.
La lucidità di Anastasiya
Poco più tardi, però, la giovane entra nel negozio di tatuaggi per lavarsi le mani e fino alle 1.30 starà seduta su un gradino.
I soldi nello zaino
Nello zaino di Anastasiya Kylemnyk sono stati trovati 2.000 euro che dovevano servire per comprare della droga. Alla luce di questi nuovi elementi, la ragazza sarà riascoltata dai pm.
I legami con gli spacciatori
Gli inquirenti stanno indagando per stabilire chi contattò i pusher di San Basilio che, in base alle ultime informazioni raccolte degli investigatori, avrebbero dovuto consegnare dell’erba a degli amici di Luca e Anastasiya
Chi è Anastasiya
Venticinquenne di origini ucraine, Anastasiya Kylemnyk lavora come babysitter dei figli dei proprietari di una famosa pizzeria dell’Alberone e da circa tre anni era fidanzata con Luca.
I due spacciatori
Entrambi i 21enni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma Paolo Pirino ha reco delle dichiarazioni spontanee, che comunque gettano ben poca luce sugli eventi che hanno portato alla tragica morte del 24enne romano Luca Sacchi.
Le dichiarazioni
Nelle sue dichiarazioni, Pirino ha spiegato aver seguito l’amico per una rapina, non c’era assolutamente l’intenzione di uccidere nessuno. Il 21enne ha inoltre affermato di non sapere che l’amico avesse con sè una pistola.
Le scuse
L’avvocato dell’altro imputato, Valerio Del Grosso, intanto, ha fatto sapere che il suo assistito è pentito di quanto è accaduto e ha chiesto scusa. Il 21enne era diventato padre da pochi mesi, e sarebbe stata proprio la sua stessa madre a denunciarlo, dopo l’omicidio.
Chi è Paolo Pirino
Un giovane come tanti, che sui social sfoga i suoi pensieri, che pubblica immagini di vita vissuta. Niente di strano. Ma lui è l’assassino di Luca Sacchi, un ragazzo che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, e che ha incrociato la strada di Paolo Pirino in una maledetta sera d’autunno.
Una città violenta
Da tempo Roma vive una nuova stagione di violenza, scandita da episodi come questo e come l’omicidio del brigadiere Mario Cerciello Rega.
Due giovanissimi, 21 anni appena, Paolo Pirino e Valerio Del Grosso, che non hanno esitato un attimo a piantare un colpo in testa allo sfortunato Luca, solo perchè non aveva lasciato che i due balordi rubassero lo zaino della sua fidanzata.
Scarface il suo idolo
Significativo un post sulla bacheca, che mostra il personaggio di Scarface, Tony Montana, interpretato da Al Pacino, e che riporta la frase “Sia nel bene che nel male io la mia vita me la godo finchè posso. Degli altri? Non me frega un cazzo, nessuno mi ha regalato niente”.
E ancora un’altra frase che dice “Scelgo sempre quello che mi piace e non quello che mi conviene”.
La vicenda
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 25enne era in compagnia della fidanzata quando due uomini si sono avvicinati alle spalle, hanno colpito la ragazza alla testa con un oggetto e rubato lo zaino e a un tentativo di reazione del giovane gli hanno sparato alla testa fuggendo poi a bordo di una Smart. Ad uccidere Luca Sacchi sono stati due italiani, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, 21 anni entrambi, pusher di San Basilio.
La procura di Roma ha emesso il decreto di fermo alla fine dell’interrogatorio, dove entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Il coraggio di una madre
La madre di Del Grosso avrebbe denunciato il figlio alla polizia dicendo che temeva fosse stato lui a uccidere Luca. I due giovani non si sono costituiti come emerso in un primo momento, ma si stavano nascondendo: uno in un albergo, l’altro in una casa.