Cronaca

Lucia Azzolina a Che tempo che fa: Fabio Fazio mette all’angolo la ministra

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, viene messa all’angolo dal conduttore, che la incalza con domande a cui lei non riesce a rispondere. Una pessima prestazione per la ministra, che ha attaccato ancora una volta la scuola Campana. Ma le sue argomentazioni non convincono.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ospite da Fabio Fazio


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La ministra Azzolina torna in tv, ma ormai le argomentazioni che snocciola, ogni volta, nelle trasmissioni, alla radio e sui giornali, sono sempre le stesse, e non convincono più.

La scuola deve riaprire

La ministra continua a ripetere, come un mantra, che la scuola deve riaprire, e che le lezioni in presenza sono necessarie, non solo per i ragazzi di asili e scuole primarie, ma anche per i più grandi. Da qui l’affondo, e la critica, l’ennesima, alla scuola Campana.

Attacco alla Campania

La Campania, ripete la ministra, è una delle regioni con il più alto tasso di dispersione scolastica e, secondo Azzolina, i ragazzi e i bambini, con la chiusura delle scuole, si sono riversati nei centri commerciali. Un concetto che aveva ribadito nei giorni scorsi e che, a quanto pare, ha fatto suo, tanto da farlo diventare quasi uno slogan.

Test e misurazione delle febbre

Il conduttore ha incalzato la ministra chiedendole come mai nelle nostre scuole non vengono fatti test e la temperatura non viene misurata con i termoscanner. Azzolina ha esitato e inizialmente ha glissato, ma poi Fabio Fazio è ritornato sulla questione e non ha potuto non rispondere.

La febbre a casa viene misurata davvero?

La ministra si è giustificata affermando che la febbre debba essere misurata a casa, affinchè i ragazzi non arrivino a scuola se manifestano sintomi. “Ma è sicura che la temperatura venga misurata a casa?”, chiede il conduttore, e lei risponde “Io l’ho ordinato, è una cosa che deve essere fatta”. Alchè Fazio ha insistito “Ma è sicura che questa cosa viene fatta?“. Gelo. Silenzio.

Termoscanner

I termoscanner non possono essere sempre usati, secondo la ministra, specialmente in quelle scuole in cui ci sono anche 3mila studenti. Con 3000 studenti in fila, ad 1 metro di distanza, si creerebbe una fila di 3 km, ha affermato. Alchè Fazio ha spiegato come, alla Rai, i termoscanner siano collocati nei pressi di tutti gli ingressi, e che certo i 14mila dipendenti dell’azienda superano di gran lunga la popolazione di una grande scuola. Gelo. Silenzio. Anche in questo caso.

Scaricabarile

Il Ministero, secondo Azzolina, ha lavorato per tutta l’estate. Ma non è certo colpa del Ministero dell’Istruzione, secondo lei, se i trasporti non sono stati rafforzati, e se i test non vengono fatti: non è compito suo, nè del suo dicastero.

Pessima prova per la Ministra, che ha ripetuto sempre le stesse cose, trite e ritrite, senza niente di concreto e di nuovo da dire.

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