Cronaca

Ludovica, piccola guerriera morta a dieci mesi a causa della leucemia

Ha lottato come una piccola guerriera contro la leucemia ma purtroppo non ce l’ha fatta: Ludovica Burti, una bambina di soli 10 mesi di Villa Bartolomea, in provincia di Verona, è morta stroncata dalla malattia, che le era stata diagnosticata a gennaio.

Ludovica, una bambina di soli 10 mesi è morta a causa della leucemia

Quel bellissimo e dolce sorriso è stato spento a pochi mesi di vita a causa di una malattia rarissima che le era stata diagnosticata a gennaio. Da qualche settimana, dopo ben tre cicli di chemio e trasfusioni, per mamma Maria Elisa Furia di Carpi e papà Ferruccio di Roncà, residenti a Villa Bartolomea, si era aperta la speranza (naufragata in pochi giorni) di poter sconfiggere il male grazie ad un trapianto di midollo osseo. Al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Borgo Trento, dove la piccola era ricoverata dal 23 gennaio, era infatti arrivata la notizia tanto attesa di una donatrice compatibile. Il trapianto era stato già fissato per il prossimo giugno. 

Ma a spezzare il sogno di tutti, sconvolgendo anche i medici che avevano visto rispondere bene alle cure la piccola, è stata una complicanza al fegato e infine un’emorragia cerebrale che ha fermato il cuoricino della piccola nella mattinata di domenica.

La scoperta e il calvario

A raccontare il calvario della piccola è mamma Maria Elisa, che non si è mai staccata da Ludovica, passando con lei giorni e notti in ospedale: “A gennaio mia figlia aveva avuto un po’ di raffreddore, seguito da due otiti. Mi ero accorta che qualcosa non andava perciò il 21 gennaio l’abbiamo portata in Pronto Soccorso a Legnago dove siamo tornati anche il giorno dopo perché Ludovica non stava ancora bene”.

Dagli esami del sangue si era evidenziato che l’otite non era il problema principale e che era necessario un ricovero: “In pediatria a Legnano – continua, affiancata dal marito – siamo stati subito rincuorati e rassicurati dal primario Federico Zaglia che per la piccola è stato come un padre, raggiungendoci anche in ospedale a Verona durante le chemio. Una volta giunti in Oncoematologia, con i primi esami del midollo, non ci sono stati più dubbi. La diagnosi è stata terribile e fin dall’inizio sapevamo non solo che le speranze di sopravvivenza erano molto ridotte, ma che le cure sarebbero state pesanti”.

Le speranze

Purtroppo però, la piccola che era riuscita ad entrare nel cuore di tutti, nonostante la lotta con una forza inaspettata è stata sopraffatta dalla malattia: “Il primario Simone Cesaro e tutta l’équipe sono stati eccezionali dal punto di vista professionale ed umano”, sottolineano i genitori “così come gli psicologi Enrico e Valentina, i tanti volontari dell’Abeo che ci sono sempre stati accanto, e l’osteopata Mattia, messo a disposizione dal reparto. Ma anche Ludovica è stata bravissima. Ha lottato sempre con il sorriso. Sorrideva a chiunque entrasse in camera e riusciva a darci un coraggio incredibile”.

Situazione precipitata

“Purtroppo quando tutto sembrava andare per il meglio, tanto che all’ultimo esame il midollo ha evidenziato una malattia residua nulla, il fegato della piccola ha iniziato a dare problemi. E da lì, nonostante le cure e tutti i tentativi messi in atto dai medici per salvarla, Ludovica ha iniziato a stare male

“La donazione di sangue, come quella di plasma e di midollo osseo sono un gesto importantissimo per i malati. La stessa Ludovica ha potuto proseguire bene le cure proprio grazie alle trasfusioni e se non fossero insorte complicanze avrebbe potuto vivere grazie al trapianto“.

L’ultimo saluto a Ludovica si svolgerà domani intorno alle ore 15 presso la chiesa di Carpi.

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