Le vacanze di Luigi Pelazza, noto volto de Le Iene, hanno preso un piega inaspettata quando, giunto a Tarifa, in Andalusia gli è stato bloccato l’ingresso in Marocco. Il motivo? Un vecchio servizio giornalistico sulla prostituzione minorile che ha portato il giornalista a finire in una blacklist del paese nordafricano.
Luigi Pelazza bloccato in Marocco
Luigi Pelazza, che stava per imbarcarsi per il Marocco, ha raccontato la sua disavventura: “In Marocco non ci potrò entrare mai a causa di un servizio che ho fatto sulla prostituzione minorile. Ho consegnato il passaporto e, inseriti i dati, mi hanno comunicato che sono in una blacklist. Non posso più entrare nel Paese“. La situazione ha creato non pochi disagi. La famiglia di Pelazza ha proseguito il viaggio senza di lui, mentre il giornalista è rimasto a Tarifa, cercando soluzioni. “Ho contattato immediatamente la Farnesina e l’ambasciatore italiano in Marocco, che ringrazio pubblicamente per l’impegno. Tuttavia, le autorità marocchine sono state irremovibili: non mi permetteranno mai più l’ingresso“.
Pelazza, visibilmente amareggiato, ha spiegato di non aver mai immaginato che un reportage giornalistico potesse portare a una tale misura restrittiva. “Mi piace il Marocco, ma ora non posso più entrarci. L’unico modo per rimediare, sembra, sarebbe una lettera di scuse indirizzata a Sua Maestà il Re. Lo farò, ma ribadirò anche i motivi che mi hanno spinto a realizzare quel servizio. Non era un attacco al governo o ai marocchini, ma un tentativo di raccontare una realtà difficile che, tra l’altro, esiste ancora“. Il giornalista ha concluso sottolineando la sua lunga carriera con Le Iene, durante la quale ha spesso viaggiato per il mondo per raccontare storie di cronaca, senza mai subire restrizioni di questo tipo.