Cronaca Salerno, Salerno

Lunedì interrogatorio di garanzia per Franco Alfieri

Arrestato Franco Alfieri cosa accusato presidente Provincia Salerno
Franco Alfieri

Primo incontro con il suo legale in carcere per Franco Alfieri che lunedì comparirà davanti ai giudici. È atteso per lunedì quindi l’interrogatorio di garanzia per il presidente della provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri.

Previsto per Lunedì l’interrogatorio di garanzia per Franco Alfieri

È atteso per lunedì l’interrogatorio di garanzia per il presidente della provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. Ieri, a sole 24 ore dall’arresto e dal trasferimento nel carcere di Fuorni, ha avuto la possibilità di incontrare il suo legale, Domenicantonio D’Alessandro, già coinvolto in precedenti procedimenti. L’intento immediato è quello di richiedere almeno una misura alternativa alla detenzione. Infatti, Alfieri è l’unico a subire una misura cautelare così severa, mentre gli altri indagati sono stati posti ai domiciliari.

Entro lunedì verrà stabilito il prossimo passo da intraprendere. Al centro dell’attenzione c’è un’ordinanza di 114 pagine firmata dal GIP Valeria Campanile, che contiene un consistente materiale probatorio raccolto dalla Guardia di Finanza. Sono presenti intercettazioni ambientali e telefoniche, testimonianze e ulteriori elementi che evidenziano il legame tra Alfieri e la società Dervit, alla quale sarebbero stati affidati lavori in violazione delle normative sugli appalti.

Ad esempio, le decisioni relative all’illuminazione delle strade di Capaccio Paestum sarebbero state prese su indicazione di Alfieri molto prima che l’azienda si aggiudicasse le gare. In alcuni casi, sono state fornite anche false dichiarazioni alla Regione per poter conferire incarichi alla ditta di Roccadaspide. Inoltre, emerge il rapporto con l’impresa di famiglia, l’Alfieri impianti, guidata dalla sorella di Franco, Elvira, che il politico cilentano, sempre molto legato alla sua famiglia e alle attività avviate dal padre defunto, avrebbe cercato di sostenere in un momento di crisi. Dalle intercettazioni risulta che i problemi finanziari siano stati segnalati proprio da Elvira Alfieri; tanto che, in alcune situazioni, gli operai avrebbero smesso di lavorare, costringendo il sindaco di Capaccio Paestum a intervenire con la Dervit e anche con una banca.

Le dichiarazioni di Carmelo Pagano, amministratore capacese

La figura che emergerebbe è quella indicata dalle dichiarazioni fornite da Carmelo Pagano, già amministratore capacese e tra i fautori della candidatura di Alfieri nella città dei Templi.

“Alfieri controlla e determina ogni decisione afferente alla vita amministrativa dell’ente, con particolare riferimento al settore degli appalti pubblici”, ha rivelato agli investigatori, chiamando in causa i rapporti tra Alfieri e alcune ditte vincitrici di appalti e la posizione occupata anche negli uffici comunali da persone a lui vicine e provenienti da Agropoli, comune da lui amministrato in precedenza. Sempre dalle dichiarazioni di Pagano, ma anche dalle intercettazioni, emergerebbe un ruolo chiave di Andrea Campanile, membro del suo staff e attualmente agli arresti domiciliari.

“Benché abbia un profilo sostanzialmente di poco conto, sorprendentemente è protagonista della vita politica ed amministrativa dell’Ente, tant’è vero che consiglieri, dirigenti ed assessori fanno capo a lui. E’ dunque evidente che parlare con Campanile significhi parlare con il sindaco e ricevere indicazioni da Campanile significa ricevere indicazioni dal Sindaco. Ricordo un episodio emblematico e sorprendente: tempo fa, come mi è stato riferito da Antonio Rinaldi, attualmente responsabile dell’Ufficio ambiente del SUAP di Capaccio nonché Comandante della Polizia Municipale di Agropoli, nel corso di una riunione in cui discutevano il Sindaco Alfieri e i responsabili della SARIM Spa, il Campanile interveniva a più riprese senza averne titolo“, dice Pagano.

 

 

 

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