La regolazione dell’accesso da via Santoro prevede tempi molto ridotti per svoltare, e i veicoli affrontano la curva a velocità elevata.
Lungomare, semaforo troppo rapido con attraversamenti a rischio
Non bastano il rischio di scorribande e la velocità sul Lungomare. Ora anche il semaforo intelligente inizia a causare problemi. Il semaforo “sprint” in via Santoro sta creando preoccupazione tra i residenti di via Torrione e nelle vicinanze del centro città. Questo impianto offre solo 10 secondi di luce verde per il transito delle auto.
Via Santoro è una strada secondaria che collega via Lungomare Tafuri, a pochi passi dal Grand Hotel e dalla foce del fiume Irno. La via consente il passaggio delle auto che provengono da via Torrione. Il verde rapido permette ai veicoli fermi all’incrocio di immettersi sulla strada di via Lungomare Tafuri in soli 10 secondi. Il semaforo “sprint” sta causando non pochi disagi in via Santoro, che è una via importante per il traffico cittadino. I problemi non mancano.
Per attraversare la strada, i pedoni hanno a disposizione appena 15 secondi, un lasso di tempo troppo breve, soprattutto per anziani o persone con difficoltà motorie. Anche gli automobilisti, che da via Santoro vogliono svoltare su via Lungomare Tafuri, segnalano disagi. I pedoni, se volessero rispettare rigorosamente le normative del Codice della Strada, dovrebbero essere veloci come dei centometristi. Mentre, in meno di 15 secondi, gli automobilisti devono compiere una manovra per svoltare su via Tafuri, facendo attenzione a non causare incidenti.
Le possibili soluzioni
È facile prevedere i pericoli derivanti da una curva affrontata a velocità elevata. Sarebbe un controsenso in un periodo in cui i rischi per la sicurezza stradale sono al centro dell’attenzione, specialmente in un contesto in cui l’amministrazione comunale è impegnata a ridurre il numero di incidenti nel capoluogo. L’impressione è che il sistema semaforico necessiti di una nuova regolazione dei tempi. I semafori intelligenti sono stati attivati a luglio 2024 con una spesa superiore ai 250mila euro da parte del Comune. Nel frattempo, i residenti di Torrione aspettano che l’amministrazione prenda una decisione definitiva sull’installazione di un attraversamento pedonale rialzato sul Lungomare Marconi.
Al momento, ci sono opinioni discordanti e valutazioni in corso. Il modello adottato in via Dei Mille, a Pastena, dove è stato realizzato un attraversamento rialzato, potrebbe essere riproposto anche sul Lungomare Marconi, che ha visto ben 4 vittime in due anni. “Il Comune e l’assessore alla mobilità devono chiarire – afferma Alfonso Angrisani, rappresentante del comitato di quartiere Torrione – non con il solito annuncio pubblicitario, ma spiegando concretamente come intende risolvere i problemi dei residenti e dei pedoni di Torrione”.
Il Comune sta considerando diverse soluzioni, non solo il posizionamento delle strisce pedonali rialzate. Un’altra opzione presa in esame è l’autovelox mobile, che potrebbe essere ripristinato a determinate condizioni, tra cui l’approvazione da parte della prefettura e l’innalzamento del limite di velocità da 40 a 50 chilometri orari sul Lungomare.