Cronaca

Addio a Roberto Herlitzka: il grande attore italiano muore a 86 anni

lutto teatro Roberto Herlitzka
Roberto Herlitzka
lutto teatro Roberto Herlitzka

Lutto nel mondo del teatro e del cinema italiano per la morte di Roberto Herlitzka, deceduto all’età di 86 anni. Herlitzka è stato un protagonista indiscusso della scena teatrale e cinematografica, amato da registi come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino e Lina Wertmüller. La sua carriera, costellata di premi e riconoscimenti, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano.

Addio a Roberto Herlitzka: lutto nel mondo del teatro e del cinema

Il mondo del teatro e del cinema è in lutto per la scomparsa di Roberto Herlitzka, uno degli attori più amati e apprezzati della scena italiana. Herlitzka è morto all’età di 86 anni. Nato a Torino il 2 ottobre 1937, Herlitzka ha lasciato un segno indelebile sia sul palcoscenico teatrale che sul grande schermo.

Amato dai più grandi registi italiani come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Lina Wertmüller, Luigi Magni e Luigi Comencini, Roberto Herlitzka ha conquistato numerosi riconoscimenti durante la sua carriera. Nel 2004 ha vinto il Nastro d’argento come migliore attore e il David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Bellocchio “Buongiorno, notte”. Nel 2013 ha ricevuto anche un Nastro d’argento alla carriera.

In una delle sue ultime interviste, Herlitzka aveva dichiarato: “Non c’è dubbio che si fa l’attore per piacere agli altri, e questo gradimento contribuisce ad accrescere una certa componente narcisistica tipica di chi fa il mio lavoro. Ma non bisogna dimenticare che tutto ciò lo si fa per comunicare qualcosa, per avere un contatto con l’esterno. Se in questo lavoro vi è anche una dose di cultura, allora il tutto si fa più ricco: la comunicazione, la componente di piacere e quella di gradimento”.

Una carriera tra Teatro, Televisione e Cinema

Di origine ceca, Roberto Herlitzka si è formato presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, sotto la guida di Orazio Costa. Dopo la crisi del secondo dopoguerra, ha iniziato a lavorare sul palcoscenico, interpretando opere come “Episodi e personaggi del poema dantesco”, “Don Giovanni”, “Il candelaio”, “Le mutande” e molte altre produzioni teatrali.

Negli anni ’70, Herlitzka ha fatto il suo debutto in televisione con la miniserie diretta da Leonardo Cortese “Un certo Harry Bent”, dove interpretava l’Ispettore Alan Milton. Da lì ha preso il via una carriera cinematografica che lo ha visto collaborare con grandi registi e dividere il suo tempo tra teatro, grande e piccolo schermo.

Il suo esordio cinematografico è legato alla regista Lina Wertmüller, che lo ha voluto nel suo “Film d’amore e d’anarchia” (1973), accanto a Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Da lì è nata una collaborazione duratura che ha portato Herlitzka a recitare in numerosi film della Wertmüller, tra cui “Pasqualino Settebellezze” (1976) e “Scherzo del destino” (1983).

Successi recenti e riconoscimenti

Il 2012 è stato un anno importante per Herlitzka, che ha recitato in “Il rosso e il blu” di Giuseppe Piccioni e ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia con due film: “Bella addormentata” di Bellocchio e “La città ideale” di Luigi Lo Cascio. Nel 2013 ha ricevuto un Nastro d’argento alla carriera e ha interpretato un cardinale in “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

Negli anni successivi, Herlitzka ha continuato a collaborare con Bellocchio (“Sangue del mio sangue” nel 2015 e “Fai bei sogni” nel 2016) e Sorrentino (“Loro” nel 2018), e ha partecipato a film come “Notti magiche” di Paolo Virzì (2018), “Lontano lontano” di Gianni Di Gregorio (2019), “Il bambino nascosto” di Roberto Andò (2021) e “Leonora addio” di Paolo Taviani (2022).

Con la scomparsa di Roberto Herlitzka, il mondo del teatro e del cinema perde un grande artista, capace di emozionare e comunicare come pochi altri.

Cinemaluttomorteteatro