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Mafia, maxi operazione contro Cosa nostra tra Catania e Siracusa: 19 indagati, coinvolti anche politici

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Operazione contro la mafia da parte dei carabinieri del Ros. I reati contestati includono associazione mafiosa, estorsione, traffico e vendita di sostanze illegali, trasferimento di valori in modo fraudolento e scambio elettorale di tipo mafioso. È stato disposto anche un sequestro preventivo di imprese e beni, per un ammontare di 300 mila euro.

Maxi operazione contro Cosa nostra tra Catania e Siracusa: 19 indagati, coinvolti anche politici

All’alba di oggi, lunedì 24 febbraio, è scattata l’operazione antimafia denominata “Mercurio”, che ha coinvolto le province di Catania e Siracusa. I carabinieri del ROS, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catania, hanno eseguito 19 misure cautelari colpendo duramente i vertici di Cosa nostra catanese e personalità politiche locali accusate di rapporti con la mafia.

Operazione Mercurio: chi sono gli indagati e le accuse

Le indagini, condotte dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (ROS), hanno portato alla luce un vasto sistema criminale. Tra i reati contestati agli indagati figurano:

associazione di tipo mafioso;
estorsioni;
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti;
trasferimento fraudolento di valori;
scambio elettorale politico-mafioso.
Le indagini hanno inoltre fatto emergere legami diretti tra esponenti della criminalità organizzata e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, coinvolti in accordi illeciti e corruzione elettorale.

Sequestrati beni per 300 mila euro

Contemporaneamente agli arresti, i militari del ROS, supportati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia” e dal XII Nucleo Elicotteri, hanno eseguito il sequestro preventivo di beni e aziende per un valore complessivo di circa 300 mila euro. Questi beni, secondo quanto emerso dall’inchiesta, sarebbero frutto diretto delle attività illecite condotte dagli indagati.

Le infiltrazioni nelle istituzioni locali

Un aspetto inquietante emerso dalle indagini riguarda l’infiltrazione di Cosa nostra nelle istituzioni pubbliche attraverso lo scambio elettorale politico-mafioso. Alcuni politici locali avrebbero ricevuto sostegno elettorale in cambio di favori e appalti, aggravando ulteriormente il quadro criminale ricostruito dagli investigatori.

Un duro colpo a Cosa nostra in Sicilia Orientale

L’operazione “Mercurio” rappresenta un importante risultato nel contrasto alla criminalità organizzata in Sicilia Orientale. L’obiettivo è interrompere definitivamente il controllo del territorio esercitato da Cosa nostra, tagliando i canali finanziari e politici che ne consentono la sopravvivenza.

 

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