Momento di imbarazzo durante il quiz di Rai 2 Una parola di troppo, condotto da Giancarlo Magalli. IL conduttore, infatti, nella seconda puntata del quiz show si è ritrovato davanti alla parola “volpe” quale risposta esatta alla domanda rivolta ai concorrenti. Ecco cosa ha fatto Magalli, evidentemente in imbarazzo.
Giancarlo Magalli in imbarazzo nel quiz Una parola di troppo
Momento di imbarazzo durante il quiz di Rai 2 Una parola di troppo, condotto da Giancarlo Magalli. IL conduttore, infatti, nella seconda puntata del quiz show si è ritrovato davanti alla parola “volpe” quale risposta esatta alla domanda rivolta ai concorrenti. Ecco cosa ha fatto Magalli, evidentemente in imbarazzo. Giancarlo Magalli ha evitato di pronunciare la parole, con qualche accenno di imbarazzo. Com’è noto, infatti, il riferimento è al cognome della ex collega Adriana con cui arcinoti sono i burrascosi trascorsi tutt’altro che superati da entrambi.
“Non voglio pensare che parola possa essere, ma lo dobbiamo dire”, afferma Magalli davanti al tabellone che mostra la parola volpe quale risposta al gioco. “Ma è quella parola là! Esatto, proprio quella parola… Avreste dovuto dirla e non l’avete detta” ha poi aggiunto, aggirando così la pronuncia che rimandava alla conduttrice recentemente tornata nella sua vita attraverso quel selfie postato da Sonia Bruganelli e discusso in diretta tv su Canale 5. Dall’episodio che a I Fatti Vostri palesò l’antipatia tra gli allora due colleghi ne è passato di tempo, ma evidentemente non abbastanza per smorzare vecchi rancori ancora presenti nelle vite di entrambi che continuano a mal sopportarsi, davanti e dietro le telecamere
Le dichiarazioni di Adriana Volpe
Adriana Volpe raccontò che: “Negli anni lui me ne ha fatte tantissime. Io lavoravo con lui da 7/8 anni, sono durata, sono l’unica. Avevo il record. Le altre più di due anni non duravano. Lui le cambiava”. Ha quindi spiegato che “Da quando ho riposto alle sue provocazioni, non mi ha più guardato in faccia e non mi ha più voluto… ha continuato a dire «Io con questa non lavoro più». Tanto è vero che la Rai sente l’esigenza di spostarmi”.