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Frosinone, si sente male in cucina alla vigilia di Natale: finisce in ospedale per un presunto caso di botulino nelle olive, in realtà era un malore causato da un ictus

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Foto di repertorio

Si sente male in cucina alla vigilia di Natale ad Arce in provincia di Frosinone e si reca in ospedale per un presunto caso di botulino nelle olive: in realtà la donna aveva accusato un malore causato da un ictus. L’anziana ha dichiarato di non aver mangiato alcuna oliva; attualmente le sue condizioni sono notevolmente migliorate. 

Frosinone, presunto caso di botulino nelle olive: in realtà era ictus

Ad Arce, un episodio preoccupante si è verificato in cucina, scatenando l’allerta per un possibile caso di botulismo legato a delle olive. Tuttavia, la causa del malore era un ictus. Un’anziana signora si è sentita male dopo aver aperto un vasetto di olive ricevuto in regalo da un’amica.

La donna è stata ricoverata in ospedale con sospetti di botulismo, ma si è poi scoperto che si trattava di un ictus. Questa incredibile vicenda ha catturato l’attenzione della comunità di Arce, dove, alla vigilia di Natale, il sindaco Germani ha pubblicato un avviso sulla pagina ufficiale del Comune per avvisare i cittadini riguardo a olive potenzialmente contaminate. La notizia ha generato panico: l’allerta si è diffusa rapidamente, portando molte persone a gettare decine di olive destinate a piatti come baccalà e insalate di rinforzo nella spazzatura.

Nessuno avrebbe mai potuto prevedere che l’anziana, crollata dopo aver aperto il barattolo ricevuto in regalo da un’amica, non avesse nemmeno assaggiato quelle olive, ma fosse stata colpita da un ictus. Quando i soccorritori del 118, allertati dai familiari, sono arrivati a casa, il vasetto sul tavolo ha subito suscitato sospetti, tanto che il personale ha deciso di prenderlo per effettuare delle analisi biologiche. I timori si sono rivelati fondati, poiché le olive risultavano effettivamente contaminate dalla pericolosa tossina botulinica.

L’avviso

L’Asl informa il sindaco, che a sua volta comunica alla cittadinanza: «L’Asl di Frosinone, Direzione Igiene e Sanità Pubblica, ci ha segnalato che un nostro concittadino è stato ricoverato presso l’ospedale Spaziani di Frosinone per una presunta intossicazione da botulino. La direzione sanitaria ha dichiarato che, a seguito di indagini e analisi biologiche relative a un sospetto caso di botulismo, è stato trovato un vasetto di olive in salamoia prodotto in ambito domestico. Al momento non si conosce l’identità del produttore di tale vasetto di olive. Pertanto, si raccomanda alla popolazione di evitare il consumo di olive in salamoia di produzione domestica, a meno che non si abbia la certezza assoluta riguardo all’origine e alla sicurezza del prodotto dal punto di vista alimentare». Considerando la pericolosità di queste tossine, invito tutti i cittadini a seguire con attenzione le raccomandazioni fornite dalla Direzione di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Frosinone.

L’epilogo

Sono passate 48 ore e la situazione è stata chiarita. L’anziana, come già accennato, ha subito un ictus e ha dichiarato di non aver mangiato alcuna oliva; attualmente le sue condizioni sono notevolmente migliorate. È stato confermato che le olive erano contaminate, ma la loro origine rimane incerta. Ad Arce, le olive in salamoia fatte in casa sono scomparse dalle abitazioni. «L’allerta è rientrata», ha dichiarato ieri il sindaco Germani, sottolineando i rischi legati alla preparazione di conserve domestiche senza rispettare rigorosi standard igienici. Il rischio biologico più significativo nella produzione di conserve, comprese le olive in salamoia, è rappresentato dalla presenza e dalla proliferazione del botulino, un batterio che può trovarsi nelle materie prime vegetali.

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