Site icon Occhio Notizie

Maltratta moglie e figli minorenni: “Non sei una vera madre, hai partorito col cesareo e sei di razza inferiore”

livorno picchia moglie

livorno picchia moglie

Un uomo di 40 anni a Sutri ha maltrattato moglie e figli per 13 anni la moglie, insultandoli e picchiandoli. Dopo anni di abusi, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Insulta, maltratta e picchia la moglie per 13 anni definendola di razza inferiore: arrestato

Un uomo di 40 anni, residente a Sutri, ha sottoposto la moglie 46enne a continui maltrattamenti fisici e psicologici, rivolgendole insulti come “Non sei una vera madre, hai partorito col cesareo” e “Sei di una razza inferiore”. Dopo 13 anni di sofferenze, la donna ha denunciato il marito per violenze domestiche, mettendo fine a un incubo vissuto insieme ai loro tre figli di 12, 8 e 6 anni.

L’uomo negava alla moglie l’accesso ai conti correnti, la insultava costantemente e la picchiava. Le violenze, che includevano anche abusi sessuali, erano spesso accompagnate da minacce di morte. Anche i figli subivano lo stesso trattamento brutale. In uno degli episodi più gravi, mentre era ubriaco, l’uomo ha colpito la moglie con una testata sulla fronte, lanciandole oggetti e colpendola con calci e pugni. Durante una gravidanza a rischio, l’ha costretta a uscire per passeggiare, provocandole un malore che ha portato al parto prematuro del bambino.

Non si fermava nemmeno davanti ai conoscenti della coppia, affermando che la moglie, originaria del Perù, era ignorante e proveniva dalle montagne del terzo mondo. Rivolgendosi ai figli, instaurava un regime di terrore, minacciandoli con frasi come “Ve la faccio pagare, dovete ubbidirmi”.

Dopo oltre un decennio di angherie, la donna ha tentato di scappare, ma il marito ha intensificato le minacce. “Se mi lasci ti ammazzo, voglio ucciderti”, le ha detto. Nonostante ciò, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo. A marzo, le autorità hanno arrestato l’uomo, che si trovava nella casa circondariale di Viterbo. Tuttavia, durante l’ultima udienza, il suo avvocato ha chiesto gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico, ottenendo il trasferimento dell’uomo dalla prigione agli arresti domiciliari.

Exit mobile version