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Napoli, picchiata dal marito sotto gli occhi dei figli: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per il violento 

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Immagine di repertorio

Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla vittima: è quanto ha disposto il gip di Napoli nei confronti di un imprenditore calabrese di 50 anni che era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati.

Maltrattamenti in famiglia a Napoli: divieto di avvicinamento per il marito violento

Il provvedimento è scattato dopo una violenta aggressione avvenuta sabato scorso in un’abitazione al Fusaro, frazione di Bacoli, dove la famiglia viveva da qualche anno. Di ritorno dalla cena la coppia – lei una 41enne figlia del proprietario di una nota attività commerciale di Pozzuoli, lui un imprenditore 50enne di origini calabresi, referente di un’associazione impegnata in attività di promozione dei principi della legalità – inizia a litigare.

Dopo poco dalle parole si passa alla violenza: l’uomo colpisce la compagna con una violentissima testata al volto. La 41enne cade a terra, priva di sensi, e con il volto coperto di sangue. In casa vi erano sia i figli della donna, avuto da una precedente relazione, che la figlia di 4 anni della coppia.

La videochiamata al nonno

È stata proprio la piccola che, spaventata, chiama in lacrime il nonno. “Nonno aiuto, papà sta picchiando mamma” avrebbe detto la bimba all’uomo, che mentre cercava di tranquillizzarla chiamava i carabinieri.

Le forze dell’ordine intervengono prontamente e l’uomo finisce in manette, nonostante sostenga che sia stato la compagna ad aggredirlo. Ad incastralo audio e video immortalati grazie allo smartphone. Il 50enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Ad aggravare la sua posizione c’è l’accusa di «violenza assistita», in quanto ha agito in presenza di minori.

La 41enne è stata, invece, costretta a ricorrere alle cure dei sanitari. La donna è stata trasferita presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli a causa di diverse contusioni, una profonda ferita al volto che è stata medicata con cinque punti di sutura e un trauma cranico che le ha provocato la perdita momentanea della vista.

I provvedimenti

“Oltre a subire maltrattamenti di ogni sorta, anche alla presenza della bimba e degli altri figli, la vittima è stata colpita con una testata al volto che le ha provocato una grave ferita: di questo noi abbiamo dei video, che sono delle prove inconfutabili dell’accaduto”, sottolinea l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della 41enne di Bacoli (Napoli).

 

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