«Dormo a scuola perché la notte non riesco a chiudere occhio, ho paura che mio padre possa uccidere mia madre»: la storia di una ragazza di 13 anni che ha fatto arrestare il padre per maltrattamenti in famiglia a Torino. La giovane, che si addormentava in classe, ha avuto un malore che ha portato all’apertura di un’indagine.
Maltrattamenti in famiglia a Torino, ragazza fa arrestare il padre
Notti di terrore e insonnia. Il crollo in aula ha rivelato una verità agghiacciante: la testimonianza di una tredicenne, colta da un malore a scuola, ha innescato un’indagine per maltrattamenti in famiglia, culminata con l’arresto del padre, che ha successivamente patteggiato due anni di carcere. La vicenda, riportata dal quotidiano La Stampa, si è svolta a Torino.
La giovane studentessa, che lo scorso maggio si era accasciata sul banco, ha raccontato agli operatori di un ambulatorio di psicologia scolastica, dove era stata accompagnata da un’insegnante, di non riuscire a dormire la notte e di essere tormentata da allucinazioni: vedeva il padre aggirarsi per casa con dei coltelli in mano. La madre, contattata dai carabinieri, ha raccontato degli insulti e delle violenze subite dal marito, che era arrivato a installare un’app sul suo telefono per monitorare i suoi spostamenti. Quando lei ha comunicato l’intenzione di separarsi, sono iniziate le minacce di morte. La donna è stata trasferita in un luogo sicuro insieme alle sue due figlie, per le quali ha ottenuto l’affidamento esclusivo. L’uomo, a seguito di un accordo di patteggiamento, dovrà frequentare un centro di recupero per un anno.