Il testo della manovra di bilancio 2025 è stato firmato dal presidente Mattarella e depositato alla Camera dei Deputati: contiene 144 articoli, ecco cosa prevede. Dal taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni alle norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa.
Manovra di bilancio 2025, firmata da Mattarella e depositata alla Camera: cosa prevede
La manovra di bilancio 2025 è stata depositata alla Camera e contiene 144 articoli. Tra le misure principali ci sono il taglio del cuneo fiscale, il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e la revisione della spesa.
Il taglio del cuneo fiscale è una delle misure più attese, finalizzata a ridurre il costo del lavoro e alleggerire il peso fiscale sui lavoratori. Per quanto riguarda le pensioni, si prevede un riordino del sistema, anche se i dettagli specifici su queste modifiche devono ancora essere chiariti. La manovra, inoltre, include misure per la revisione della spesa pubblica, mirate a razionalizzare l’uso delle risorse statali e migliorare l’efficienza della spesa pubblica.
Nel contesto di questo deposito, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha ribadito l’impossibilità del governo di prorogare la scadenza del 31 ottobre per il concordato preventivo biennale, nonostante le richieste di alcune organizzazioni, a causa delle “situazioni oggettive legate alla Legge di Bilancio.”
I punti salienti della manovra
La Manovra di Bilancio 2025, firmata dal Presidente Mattarella e depositata alla Camera, contiene 144 articoli che coprono una vasta gamma di misure economiche e sociali. Ecco alcuni dei punti salienti:
- Taglio del cuneo fiscale: La manovra prevede una riduzione strutturale del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale sulle famiglie a reddito medio-basso.
- Riforma IRPEF: Dal 1° gennaio 2025, gli effetti della riforma IRPEF diventeranno strutturali, con l’accorpamento delle prime due aliquote in tre scaglioni.
- Pensioni: La manovra include misure per aumentare le pensioni minime e garantire una maggiore flessibilità in uscita.
- Sostegno alle famiglie: Viene introdotta la “Carta per i nuovi nati”, un contributo di 1.000 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro. Inoltre, si rafforza il bonus asilo nido e l’assegno unico viene escluso dal calcolo dell’ISEE.
- Bonus ristrutturazioni: Confermato il bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case, mentre per le seconde case la detrazione scende al 36%.
- Spending review: Il governo punta a una razionalizzazione dei costi nei ministeri e negli enti territoriali.