Manovra, dalle pensioni al Superbonus. Il Consiglio dei ministri ha approvato la prima legge di bilancio targata Draghi-Franco. Ecco cosa prevede.
Manovra, dalle pensioni al Superbonus: ecco cosa prevede
Nel testo l’annunciata stretta sul reddito di cittadinanza e 8 miliardi per la riduzione delle tasse, definendo per ora “le finalità del taglio dell’Irpef e Irap”. Ampliate le categorie che rientreranno nell’Ape sociale per i lavori gravosi. Addio al cashback, mentre in tema casa arriva uno sconto sull’affitto per i giovani tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito.
Quota 102
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo della legge di bilancio, con una soluzione al problema della transizione del sistema pensioni dopo Quota 100, sarà Quota 102 per un anno, poi si penserà a nuovi interventi. Saranno inaspriti i controlli per il Reddito di cittadinanza e ci sarà un taglio dell’assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro. Superbonus esteso e prorogato. Ecco cosa prevede la manovra da 23 miliardi.
Pensioni
Confermato il passaggio da Quota 100 a Quota 102: “I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente. In sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio”.
Fondo per pensioni PMI in crisi
Un fondo da 600 milioni in 3 anni istituito per “favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni”. Il fondo ha una dotazione di 200 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 200 milioni di euro per l’anno 2024.
APE sociale per lavori gravosi
Magazzinieri, estetisti, portantini, addetti alle consegne, lavoratori delle pulizie, conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento, maestre di scuola materna e primaria. Sono alcune delle categorie che rientreranno nell’Ape sociale per i lavori gravosi. Per questi sarà possibile a fronte di 36 anni di contributi, gli ultimi dei quali impegnati in queste attività, a 63 anni chiedere l’Ape. Per i disoccupati non sarà più necessario avere terminato la Naspi da tre mesi.
Opzione donna a 60 anni
Sale di due anni il limite di età per accedere a Opzione donna. Non sarà più possibile accedere alla misura che prevede il calcolo dell’assegno completamente contributivo a 58 anni per le dipendenti oltre a un anno di finestra mobile, 18 mesi per le autonome, ma saranno necessari 60 anni, 61 per le autonome, con 35 di contributi.
Contratto di espansione
Il contratto di espansione, che consente lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover, viene esteso agli anni 2022 e 2023 e per questi due anni “il limite minimo” dei dipendenti delle imprese scende a 50, soglia per potervi accedere. Numero complessivo calcolato anche “nelle ipotesi di aggregazione stabile di imprese con un’unica finalità produttiva o di servizi”.
Reddito di Cittadinanza
Rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari. Sono alcune delle misure sul Reddito contenute nella manovra. I beneficiari “occupabili” dovranno sottoscrivere il Patto per il lavoro contestualmente all’invio della domanda di Rdc e potranno rifiutare massimo due offerte di lavoro pena la decadenza dal beneficio.
Taglio RDC di 5 euro al mese
Dopo i primi 6 mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di 5 euro al mese. La misura si applica solo agli “occupabili”, cioè i soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del Rdc. Esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i 3 anni o disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro. Il taglio viene sospeso quando almeno un componente del nucleo inizia a lavorare.
Cashback
La misura voluta dal governo Conte è destinata a essere cancellata. Partita il primo gennaio 2021 consentiva di ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti con le carte. Già sospesa fino alla fine dell’anno ora viene archiviata anche nel 2022 mettendo a disposizione 1,5 miliardi, che saranno destinati alla riforma degli ammortizzatori sociali.
Superbonus
Proroga del Superbonus al 110% fino al 2023, poi scatta il decalage al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025. Arriva anche l’estensione per il 2022 per unifamiliari e villette ma con un tetto Isee fissato a 25mila euro e limitato alle prime case.
Ecobonus
Confermata la proroga dell’ecobonus e del sismabonus fino al 2024. Tra le misure che vengono rinnovate anche gli incentivi per le finestre, che restano al 50%.
Carta 18enni dal 2022
Dal 2022 i 18enni avranno una Carta elettronica per le spese culturali. Diventa strutturale il bonus Cultura introdotto nel 2016 ma introduce un tetto di reddito di 25mila euro annui. Vengono stanziati 230 milioni l’anno per i 18enni residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La Carta, il cui importo sarà fissato con decreto ministeriale, varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua.
Fondo per le scienze applicate
Novanta milioni in più ogni anno per il triennio 2022, 2023 e 2024, e dal 2025 un incremento di 100 milioni: è quanto prevede la manovra per il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca. Previsto per il Fondo italiano della scienza un incremento di 50 milioni di euro per il 2023 e di 100 milioni per il 2024. Viene istituito il “Fondo italiano per le scienze applicate” che beneficerà di 50 milioni per il 2022, di 150 milioni per il 2023 e 250 milioni per il 2024.
Piano Pandemico
Un finanziamento di 200 milioni per l’implementazione delle misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2022.
Investimenti e imprese
Ci saranno 2 miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, altri 4 miliardi sosterranno gli investimenti privati. Otto miliardi dal 2022 al 2026, al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, circa 900 milioni di euro alla cosiddetta nuova Sabatini (il contributo a favore delle Pmi per l’acquisto di beni strumentali), il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi fino al 2027. Vengono prorogate al 30 giugno 2022 le misure di garanzie a sostegno della liquidità delle imprese.
Estesi Ammortizzatori Sociali
Ammortizzatori sociali estesi alle imprese sotto i 5 dipendenti, attualmente scoperti dalla cig. Dall’1 gennaio 2022 l’aliquota di finanziamento del Fis (finora pagato dalle imprese con più di 5 dipendenti) è fissata allo 0,50% per i datori di lavoro che, nel semestre precedente la presentazione della domanda, abbiano occupato fino a 5 dipendenti. È invece allo 0,80% per chi ha più di cinque dipendenti. Confermato il contributo addizionale del 4% della retribuzione persa legato all’utilizzo.
Aumento Stipendi sindaci e governatori
L’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario “può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 2022, 2023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni”. Gli aumenti saranno del 100% per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti.
Alitalia
Proroga fino al 2023 della cig per i lavoratori Alitalia. Per i lavoratori di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner coinvolti nella procedura di amministrazione straordinaria, “il trattamento di integrazione salariale può essere prorogato di ulteriori 12 mesi”, anche “successivamente alla conclusione dell’attività del commissario e non oltre il 31 dicembre 2023”. Sono previsti 63,5 milioni nel 2022 e 193,6 milioni nel 2023. Prevista anche l’estensione al 2022 del rimborso dei biglietti con il fondo da 100 milioni già in funzione per il 2021.
Inpgi confluisce nell’Inps
Al fine di garantire la tutela delle prestazioni previdenziali in favore dei giornalisti, con effetto dal 1° luglio 2022, la funzione previdenziale svolta dall’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” (INPGI), in regime di sostitutività delle corrispondenti forme di previdenza obbligatoria, è trasferita, limitatamente alla gestione sostitutiva, all’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) che succede nei relativi rapporti attivi e passivi.
Fondo per l’editoria
È istituito il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con una dotazione pari a 90 milioni di euro per il 2022 e 140 milioni di euro per il 2023. Il fondo è destinato a incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media, nonché a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione.
Giubileo
Quasi un miliardo e mezzo dal 2022 fino al 2026 per finanziare le celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica per il 2025: è lo stanziamento previsto dalla manovra. Nello specifico nasce un fondo da oltre un miliardo e trecento milioni per la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali mentre un altro fondo da circa 140 milioni per assicurare il coordinamento operativo e le spese relativi a servizi da rendere ai partecipanti all’evento.