Il 17enne arrestato a Mantova con l’accusa di aver ucciso la 42enne Maria Campai aveva cercato su internet “come occultare un cadavere” prima di incontrarla, un elemento che secondo l’accusa dimostrerebbe la premeditazione del delitto. Inizialmente, il giovane avrebbe confessato di averla uccisa perché la donna gli aveva chiesto 200 euro per un rapporto sessuale, ritenendo la somma eccessiva. L’incontro, organizzato online, si sarebbe svolto nel box di casa sua, adibito a palestra. Tuttavia, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova, il ragazzo avrebbe successivamente ammesso ai carabinieri: “Volevo scoprire cosa si prova a uccidere“. Durante gli interrogatori, non avrebbe mostrato segni di pentimento.
Mantova, parla il 17enne arrestato per l’omicidio di Maria Campai
Il ragazzo, che compirà 18 anni tra un mese, si presentava sui social con la foto del Batman interpretato da Robert Pattinson, ma secondo gli investigatori, dietro questa facciata si nascondevano piani oscuri. Come riportato da La Stampa, il giovane aveva trovato Maria Campai tramite un annuncio su Bakeca, un sito dove la donna offriva servizi sessuali. Contemporaneamente, cercava sul web informazioni su come liberarsi di un cadavere.
Maria Campai, di origine romena, viveva a Parma con la sorella ma si spostava frequentemente in Toscana, dove risiedevano i suoi figli e l’ex marito. Il 17enne, invece, viene descritto come “riservato, ma educato e disciplinato” dal titolare della palestra che frequentava a Viadana, dove non aveva mai dato problemi. Dopo la scuola, passava il tempo ad allenarsi sia in palestra che nel box di casa.
Le indagini
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il ragazzo avrebbe dato appuntamento a Maria all’angolo della strada dove viveva. La donna era stata accompagnata lì dalla sorella e dal fidanzato di quest’ultima. Dopo il rapporto sessuale, il 17enne l’avrebbe strangolata, come confermato dall’esame del medico legale. Grazie al suo fisico allenato, avrebbe poi trasportato il corpo senza difficoltà fino al giardino di una villetta abbandonata, dove è stato successivamente ritrovato