Cronaca

Marcell Jacobs batte il record europeo nei 100 metri, ed è finale

Fenomenale prestazione di Marcell Jacobs che sulla pista dello stadio Olimpico di Tokyo ha stabilito il nuovo record europeo 100 metri. L’atleta azzurro ha migliorato di due centesimi quanto fece quasi 17 anni fa ad Atene il portoghese, nigeriano di origini, Francis Obikwelu.

Col record europeo di 9″84 Jacobs è il primo italiano in una finale olimpica dei 100 metri

Uscito dai blocchi, Marcell è quasi entrato in orbita stampando al traguardo un crono che forse nemmeno lui avrebbe pensato di correre. Jacobs, terzo nella sua semifinale (la terza), è stato preceduto di meno di un centesimo dal cinese Bingtian Su, al record asiatico con 9″83 (.827 i millesimi), e dall’americano Ronnie Baker con 9″83 (.829). La finale Jacobs correrà in corsia 3. Sfida per la storia alle ore 21,50 locali, le 14,50 italiane. Mai nessun italiano alle Olimpiadi era salito sul podio.

Delusione invece per Filippo Tortu, che non farà la finale olimpica dei 100 metri piani. Allo Stadio Olimpico di Tokyo, l’azzurro ha chiuso la seconda semifinale delle tre semifinali al settimo posto con il tempo di 10″16. Passano direttamente in finale i primi due di ogni semifinale. Saranno inoltre ripescati i due migliori tempi. “Mi do un 6, aspetto le staffette per una valutazione complessiva ma il voto all’esperienza è 10. Ora questi tempi non sono alla mia portata, spero lo saranno in futuro” ha commentato Filippo Tortu alla fine della gara.

Chi è Marcell Jacobs, l’azzurro che sogna l’oro nei 100 metri a Tokyo 2020

Marcell Jacobs è il primo italiano qualificato per la finale olimpica dei 100 metri. A Tokyo 2020, l’azzurro 26enne – nato al El Paso (Texas) nel 1994 – va a caccia di una storica medaglia. Jacobs ha stabilito il nuovo primato italiano ed europeo correndo in 9”84 in semifinale. Chi è la nuova stella dell’atletica italiana?

Il velocista -padre di 3 figli- è nato negli Stati Uniti. La mamma di Jacobs, sposata con un texano, è tornata in Italia quando lo sprinter era ancora bambino. Da ragazzo, come si legge nella scheda sul sito della federatletica, Jacobs ha praticato prima il basket, seguendo le orme paterne, e il calcio, poi a 10 anni si è lasciato tentare dallo sprint e ha cominciato a frequentare la pista di Desenzano del Garda con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars.


marcell jacobs


Per mettere a frutto le sue doti di velocità, a partire dal 2011 ha provato il lungo e nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, ha migliorato (7.75) un record juniores indoor che resisteva dal 1976. Ha superato gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova.

A settembre di quell’anno è passato sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia. Nel 2016 ai tricolori promesse di Bressanone ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8), mentre nel 2017 si è inserito al terzo posto nelle liste nazionali alltime al coperto con 8.07. Dopo un problema al ginocchio, è tornato nel 2018 come sprinter con 10.08. Dall’autunno 2018 si è trasferito a Roma ed è arrivata la svolta della carriera.

Nel 2019 è rientrato dopo due anni in gara nel lungo (8.05 indoor) ed è sceso a 10.03 sui 100 metri, terzo azzurro di ogni epoca, prima di siglare ai Mondiali di Doha il record italiano con la staffetta 4×100 (38”11). Nel 2021, l’esplosione definitiva. Si è migliorato più volte nei 60 indoor fino al trionfo europeo e poi a maggio ha messo le mani sul record italiano con 9”95 a Savona, diventando il secondo italiano di sempre sotto i 10 secondi prima degli exploit di Tokyo.