Cronaca

Sparatoria a colpi di kalashnikov in Francia, morto un 31enne palermitano: Marco Cataldi è stato colpito alla testa

Marco Cataldi Palermo ucciso sparatoria Francia
Marco Cataldi
Marco Cataldi Palermo ucciso sparatoria Francia

Un ragazzo di 31 anni, originario di Palermo, è rimasto vittima di una sparatoria avvenuta a Grenoble in Francia: Marco Cataldi è stato ucciso con due colpi esplosi da un kalashnikov. Il 31enne è morto in ospedale nella notte fra sabato e domenica a Fontaine, comune vicino a Grenoble. Insieme al ragazzo vi era anche un amico, che è stato ferito, e che sarebbe stato il vero obiettivo dei killer.

Chi era Marco Cataldi, il 31enne di Palermo ucciso in una sparatoria in Francia

Marco Cataldi aveva 31 anni ed era originario di Palermo, Da circa due anni lavorava come pizzaiolo in Francia. In base alle prime informazioni emerse una vettura si è affiancata all’auto a bordo della quale vi erano Marco e altri tre ragazzi e sono stati esplosi circa una ventina di colpi da un kalashnikov.  

Marco e un amico – che sarebbe stato il vero obiettivo dei killer – sono stati feriti. Il 31enne è deceduto nella notte fra sabato e domenica in ospedale a Fontaine, comune vicino a Grenoble. Gli investigatori francesi, sotto il coordinamento del procuratore di Grenoble, hanno avviato le indagini per chiarire cosa ci sia dietro la sparatoria costata la vita al giovane palermitano.

Il procuratore Eric Vaillant avrebbe descritto Marco come “un consumatore di cannabis” che “è stato colpito alla testa”. Ipotesi che la famiglia respinge fermamente: “Ma quale drogato? Gli hanno fatto gli esami, era pulito. Era un gran lavoratore ma si era stufato di stare lì. Aveva già rassegnato le dimissioni perché voleva tornare nella sua città”, spiegano i parenti del 31enne a PalermoToday.

Il racconto della famiglia

Marco l’ultima volta era stato a Palermo il 6 agosto scorso, per oltre venti giorni, ed era ripartito nonostante da tempo stesse valutando di cercare un lavoro in Italia. “Aveva dato le dimissioni, sarebbe tornato il 30 settembre”, spiega ancora una familiare a PalermoToday. “Sabato aveva finito di lavorare, da quello che abbiamo ricostruito – aggiunge la donna – intorno alle 23. Doveva incontrare un amico. Abbiamo saputo quello che è successo da un conoscente, un altro palermitano che lavora in Francia. Gli avevano detto che fosse ‘in fin di vita’. E’ andato in caserma per informarsi e inizialmente non volevano dirgli nulla perché non era un parente stretto. Sono riusciti a contattare la famiglia ma dicevano che fosse solo gravemente ferito”.

 

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