24 gennaio 1981: Maria Elena Boschi, personaggio politico italiano
Nata a Montevarchi il 24 gennaio del 1981, Maria Elena Boschi è figlia di Stefania, dirigente scolastico, e Pierluigi, dirigente bancario, è cresciuta a Laterina, borgo della provincia di Arezzo, si laurea in Giurisprudenza specializzandosi in diritto societario.
Le prime esperienze
Inizia la pratica legale in uno studio in cui lavora Francesco Bonifazi, avvocato con la passione per la politica, sostenitore del Partito Democratico: i due nel 2009 sostengono la candidatura di Michele Ventura, dalemiano, contro Matteo Renzi per la carica di sindaco di Firenze.
L’incontro con Matteo Renzi
La vittoria di Renzi ai danni di Ventura fa sì che Bonifazi, in breve tempo, sostenga il nuovo primo cittadino del capoluogo toscano: è proprio Francesco a presentare Maria Elena Boschi a Matteo.
Nel corso degli anni, il rapporto tra Boschi e Renzi diviene sempre più solido, intanto, entra a far parte del consiglio di amministrazione di Publiacqua, l’azienda idrica più importante della Toscana. Nel 2012, in occasione delle primarie per la scelta del candidato Premier alle elezioni politiche del 2013, è responsabile dell’agenda di Renzi.
L’approdo al Parlamento italiano
Proprio in occasione delle elezioni politiche, viene eletta parlamentare dopo essersi candidata nella circoscrizione Toscana.
A maggio del 2013 è nominata segretario della Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni. Nel corso delle principali votazioni dei primi mesi del governo Letta, vota a favore del Ddl Svuota Province, della fiducia per il Decreto Salva-Roma, della Tav Torino-Lione, del Decreto Emergenza Immigrazioni, della Legge di Bilancio 2014, del Decreto Anti-Femminicidio, dell’abolizione del finanziamento pubblico diretto ai partiti, del Decreto Cultura e del Decreto Salva Pubblica Amministrazione.
Responsabile riforme e Italia Viva
Il 9 dicembre del 2013, in seguito alla nomina di Matteo Renzi come segretario nazionale del Partito Democratico, Maria Elena Boschi entra a far parte della segreteria del PD, con il ruolo di responsabile delle riforme.
Nel 2019, con l’uscita di Renzi dal PD, Boschi diviene capogruppo alla Camera del nuovo soggetto politico Italia Viva.