Maria Rosaria Boccia, recentemente al centro di una vicenda che ha avuto importanti ripercussioni politiche, ha rotto il silenzio sui social, affrontando pubblicamente il caso che ha coinvolto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Dopo aver mantenuto un atteggiamento riservato per rispettare le istituzioni, Boccia ha scelto di esprimersi in maniera più diretta, pur continuando a criticare l’uso strumentale della sua storia da parte delle figure di potere.
Caso Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia rompe il silenzio
Boccia ha spiegato di essere stata accusata ingiustamente di ricatto, ribaltando però la prospettiva: secondo lei, sarebbero le persone all’interno delle istituzioni ad aver manipolato la situazione a loro vantaggio. Ha fatto riferimento alle dimissioni di Sangiuliano, prima accettate e poi respinte, insinuando che ciò faccia parte di una strategia più ampia per esercitare il controllo sulla cultura italiana.
Nelle sue dichiarazioni, ha affermato di essere stata vittima di inganni e ha condannato chi ha sfruttato la sua vicenda personale per fini politici, difendendo la propria dignità e il suo ruolo di donna. Boccia ha anche accusato i media di averla etichettata in modo superficiale, criticando la rappresentazione della sua figura nelle cronache e facendo riferimento a una “terza persona” che, secondo lei, avrebbe manipolato la situazione a proprio favore.